Si occupa di fisica teorica con particolare riguardo per il comportamento temporale dei sistemi quantistici, di processi irreversibili e di fluttuazioni, di meccanica statistica, informazione quantistica, teoria dei campi, fisica dei neutroni,
fisica atomica e molecolare, ottica quantistica.
Stefano Fantoni è direttore della SISSA, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Fisico di formazione, ha svolto ricerche teoriche sui sistemi a multicorpi. Dal punto di vista delle applicazioni si è occupato di sistemi vari spaziando dalla fisica dello stato solido alla fisica nucleare e poi all'astrofisica. Alla SISSA è stato anche per alcuni anni direttore del Master in Comunicazione della Scienza.
Francesco Vissani ha ottenuto il dottorato in Fisica presso la SISSA di Trieste nel 1994 ed è stato postdoc all'ICTP di Trieste e al DESY di Amburgo. È ricercatore INFN presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Dal 2006 è il coordinatore del gruppo teorico, che comprende una decina di scienziati di cui due assunti ai Laboratori e due all'Universita' dell'Aquila. I suoi interessi scientifici riguardano la fisica astroparticellare, i vari fenomeni legati alle masse dei neutrini e le estensioni del modello standard delle particelle elementari.
Egidio Longo è professore di fisica nucleare e subnucleare dell'Università di Roma La Sapienza, dove si occupa anche di orientamento agli studi e dirige il Laboratorio Esperienze Didattiche. Svolge ricerche sulle particelle elementari e sulle interazioni fondamentali sia al CERN di Ginevra che ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'INFN.
Roberto Fieschi è professore emerito dell'Università di Parma, titolare della cattedra di Struttura della Materia presso la Facoltà di Scienze. Nel 2000, al compimento del settantaduesimo
anno, ha lasciato il ruolo didattico della sua attività accademica, continuando la sua attività di divulgazione scientifica e di teledidattica con strumenti multimediali. La sua attività scientifica ha toccato vari campi: raggi cosmici, fisica atomica e molecolare, termodinamica dei processi irreversibili, meccanica statistica, ma prevalentemente, fisica dello stato solido. Nel campo della didattica si è occupato di fisica della materia, storia dei materiali e traferimento tecnologico attraverso enciclopedie, libri, articoli divulgativi, corsi multimediali su cd-rom e internet.
Enzo De Sanctis è dirigente di ricerca presso i laboratori nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). È membro del Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Fisica (SIF) e consulente della rivista "European Physical Journal A: Hadrons and Nuclei". I suoi interessi di ricerca riguardano la fisica nucleare e la fisica adronica. Attualmente lavora nei Laboratori DESY di Amburgo e CEBAF del TJNAF negli Stati Uniti. Si dedica anche ad attività didattiche e di promozione della cultura scientifica: è presidente del consiglio del Master in Tecniche Nucleari per Industria, Ambiente e Beni Culturali delle Università Tor Vergata e La Sapienza di Roma, e presidente del comitato scientifico della mostra Giuseppe Occhialini, uno scienziato alla scoperta dell'Universo invisibile", esposta al Museo del Balì di Saltara (Pesaro Urbino).
Professore di Fisica Nucleare Teorica al Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Catania, Massimo di Toro si occupa soprattutto dell'analisi delle collisioni fra nuclei, per estrarre proprietà della materia nucleare lontano dalle condizioni normali. Nello specifico, nelle sue ricerche studia le transizioni di fase liquido-gas e al quark-gluon-plasma, i segnali di formazione di materia esotica ad alta densità barionica, e l'instabilità e rottura di simmetrie nella dinamica nucleare.
Fisico sperimentale con un po' di competenza nel campo della rivelazione di radiazioni ionizzanti e in altri settori sperimentali, come lui stesso si definisce, Francesco Giusiano è docente di Fonti di Energia Alternative e Fisica Ambientale all'Università di Parma. Si interessa alle misure di radioattività, e al tempo della messa in funzione della centrale di Caorso ha incominciato a interessarsi anche di problemi di energia e ambiente e di sostenibilità. Con l'aiuto di due preziosi (e gratuiti) collaboratori mantene vivo il sito www.fis.unipr.it/sustain, dedicato appunto alla sostenibilità.
Davide Mancusi è nato nel 1980 a Napoli e si è laureato in Fisica presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II" nell'estate del 2003 con una tesi di fisica-matematica sulla transizione tra il formalismo della meccanica classica e quella della meccanica quantistica. Attualmente studia come dottorando nel gruppo di Ingegneria Nucleare della Chalmers University of Technology, a Göteborg, in Svezia; si occupa di fisica nucleare e, più precisamente, dello sviluppo e della validazione di modelli e programmi utilizzabili per studiare la radioprotezione nello spazio o l'adroterapia. Fa parte della squadra di sviluppo di PHITS (Particle and Heavy-Ion Transport System), un codice Monte Carlo in grado di simulare il trasporto della radiazione all'interno della materia; è anche uno dei due autori di GNAC (Generator of Numerical Approximations for charge-changing Cross sections), un modello semiempirico per il calcolo di sezioni d'urto di cambiamento di carica.
Nato nel 1966 a Roma, Giovanni Mazzitelli è ricercatore presso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dove si occupa di acceleratori di particelle, rivelatori e onde gravitazionali. È responsabile della linea di test e calibrazione per rivelatori dell'acceleratore DAFNE e coordinatore di alcune attività di ricerca nei Laboratori Nazionali di Frascati e di progetti Europei. Da sempre si sono occupato di comunicazione scientifica, con seminari, attività per le scuole, realizzazione di filmati e dal 2006 del progetto europeo "Notte Europea della Ricerca".
Pier Andrea Mandò, nato a Firenze nel 1950 e laureato in Fisica nel 1973 è professore ordinario di Fisica Applicata, insegna numerosi corsi di base e specialistici in diversi corsi di laurea della Facoltà di Scienze all’Università di Firenze. È stato negli ultimi anni anche docente di corsi di tecniche di fisica nucleare per i beni culturali e l'ambiente, nell'ambito di Master in varie università italiane. Dopo un primo periodo di ricerca nell’ambito della fisica nucleare di base, da metà degli anni Ottanta si è dedicato in maniera crescente ad applicazioni di tecniche nucleari nel campo dei beni culturali e della fisica ambientale. cHa promosso e realizzato il LABEC, il laboratorio di tecniche nucleari per i beni culturali dell’INFN Firenze, del quale è attualmente responsabile. LABEC è dedicato ad applicazioni di Ion Beam Analysis in indagini di composizione di materiali, e di Accelerator Mass Spectrometry per datazioni col carbonio-14.