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Alfred Beran
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<p>È ricercatore al Dipartimento di Oceanografia Biologica (OGS/BIO) dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste. Ha cominciato la sua carriera come biologo evoluzionista alla Eberhard-Karls-Universität, Tübingen, Germania lavorando su tassonomia e morfogenesi di unicellulari. Ora si occupa principalmente di ecologia e fisiologia di protisti marini, cioè di piccolissimi organismi marini, come microalghe e plancton. Per studiarli, li prende dal mare, dove vivono in grandissime quantità, e li alleva in piccole ciotole con acqua salata e nutrienti.<br /></p>
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Marika De Acetis
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Giovanna Valenti
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Lia Angela Ghirardelli
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Maurizio Gatti
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Gianluca Capra
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Alfredo Contin
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Rosa Maria Corbo
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Luigi D'Alpaos
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Renato D'Ovidio
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Daniela Danieli
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Giuliana Decorti
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Andrea Della Chiesa
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Elena Gagliasso
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Cecilia Gelfi
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Francesco Grassi
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Renato Librino
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Diego Colombo
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Umberto Guidoni
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Michele Ornato
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Ignazio Piras
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Pietro Polotti
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Roberto Revelli
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Giovanni Rezza
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Fabio Ruzzier
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Guido Saracco
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Andrea Scarpini
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Bruno Arcà
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Franco Malerba
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Gianni Del Sal
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Fabio Orecchini
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<p>Fabio Orecchini è docente di Sistemi Energetici presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma "La Sapienza", e ha fondato e coordina il Gruppo Energia Ambiente (GEA) del Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo sostenibile (CIRPS). L'attività scientifica del gruppo fa riferimento allo schema dei "cicli chiusi" delle risorse naturali ed alla nuova definizione di sviluppo sostenibile. Per un approfondimento su questi temi si può leggere un libro scritto da Fabio Orecchini e Vincenzo Naso, intitolato <i>La Società No Oil</i> (Orme editori, Milano, 2003).</p>
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Monica Colitti
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</ol><p>Monica Colitti
è professore associato di Anatomia animale alll'Università di Udine. Sul piano
della ricerca si occupa dello studio dell'espressione di geni correlati all'apoptosi nella ghiandola
mammaria bovina, e degli aspetti immunoistologici e molecolari legati ai meccanismi di
risposta e di adattamento allo stress nei ruminanti.
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Silvia Caravita
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<p>Laureata in Scienze Biologiche, Silvia Caravita lavora come ricercatrice presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) di Roma, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Svolge ricerca con il gruppo di psicopedagogia su temi legati all'educazione scientifica, e in particolare si è occupata dello studio dei processi di apprendimento. <br /></p><p>Recentemente ha svolto ricerche sull'uso di programmi appositamente realizzati per la collaborazione in rete (internet) in esperienze di educazione scientifica. È co-autrice di due libri: P. Poti, S. Caravita, M. Saporiti, V. Truppa, M. Caretti, <i>Dall'osservazione ai modelli nello studio del mondo animale</i>, ISTC-CNR, Roma, 2005; e S. Caravita, M.B. Ligorio (eds), <i>L'apprendimento collaborativo - Dal gruppo alla rete</i>, ed. Carlo Amore, Roma, 2003.</p>
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Niles Eldredge
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<p>Dal 1969 lavora come paleontologo al Museo di Storia Naturale di New York, dove si occupa anche di biodiversità. La sua passione è l'evoluzione; insieme a Stephen J. Gould ha sviluppato la <i>teoria degli equilibri punteggiati</i>, che poi ha ulteriormente sviluppato in una teoria che spiega come la modifica dell'ambiente regoli il processo evolutivo. Eldredge è il responsabile della grande mostra <em><a href="http://amnh.org/exhibitions/darwin/" target="_blank">Darwin</a></em>,
inaugurata nel novembre 2005, e autore del libro che l'accompagna <i>Discovering the Tree of Life</i>. Vive a Ridgewood (New Jersey) con sua moglie e la sua collezione di strumenti musicali, ma appena può si ritira tra le montagne Adirondack per camminare, pensare e scrivere.</p><p><br /></p>
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Carlo Alberto Redi
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<p>Dal 1993 è professore di zoologia all'Università di Pavia e direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo. Coordina diversi progetti di ricerca nazionali e internazionali finanziati dalla NATO, dall'Unione Europea, dal Ministero dell'Università e della Ricerca, dal CNR, dalla Fondazione
Lombardia per l’Ambiente, dalla Provincia di Pavia, e da fondazioni private
(CARIPLO, Cassa di Risparmio delle Provincie di Piacenza e Vigevano,
Olympus Foundation Science for Life, Millipore). È membro dell'Accademia dei Lincei.<br /></p><p><br /></p>
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Alessandro Gasparetto
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<p>Alessandro Gasparetto, nato a Rovigo nel 1968, ha conseguito
la laurea in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Padova, il
titolo di Dottore di Ricerca in Meccanica Applicata presso le
Università di Brescia e Padova, e la laurea in Matematica presso
l'Università di Padova. Dal dicembre 1995 all’ottobre 2000 è stato ricercatore del
raggruppamento di Meccanica Applicata alle Macchine presso l’Università
di Udine, e da novembre 2000 è professore ordinario di Meccanica Applicata alle
Macchine presso la Facoltà di Ingegneria della stessa Università.
Tiene annualmente corsi e seminari di Robotica presso l'Université
Blaise-Pascal di Clermont-Ferrand (Francia) e presso la Universidad de
Murcia (Spagna). Svolge ricerca nel campo della robotica, della meccatronica e dei sistemi
meccanici in generale. In particolare si occupa di: modellazione e controllo di sistemi meccanici, robotica industriale, applicazioni avanzate della robotica (robot mobili, sistemi autonomi), robotica e meccatronica applicate al settore medicale.</p>
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Roberto Verzicco
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<p>Roberto Verzicco insegna fluidodinamica presso il
Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Gestionale, e svolge ricerche al Centro di eccellenza in Meccanica Computazionale, entrambi al Politecnico di Bari. Il suo principale campo di studio è la simulazione
numerica di fenomeni fluidodinamici con particolare
riguardo alla simulazione della turbolenza, i flussi in
geometrie complesse di interesse industriale, e la convezione
naturale e la biofluidodinamica.
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Pietro D'Addabbo
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<p>Pietro D'Addabbo è ricercatore presso il Dipartimento di Genetica e Microbiologia dell'Università di Bari, dove si occupa principalmente di bioinformatica, ovvero come trasferire e utilizzare applicazioni informatiche in ambito biologico. In particolare, in ambito
genetico la bioinformatica è utilizzata per la gestione e l'analisi di sequenze nucleiche e/o proteiche. Tali analisi, specialmente su scala
genomica e proteomica, sarebbero difficilmente eseguibili con metodiche sperimentali, data la mole di dati complessi da gestire, analizzare ed
ottenere.
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Marcelo Enrique Conti
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<p>Dopo il dottorato in tecnologie alimentari conseguito all'Università La Sapienza di Roma, Marcelo Enrique Conti continua a svolgere ricerche nella stessa università, all'interno del Dipartimento di Controllo e Gestione delle Merci e del loro Impatto sull'Ambiente, dello SPES - Development Studies Research Centre. Insegna inoltre Environmental Impact Assessment. I suoi studi riguardano l'ambiente, e in particolare lo studio degli ecosistemi e della loro biologia per valutarne qualità e cambiamenti.</p>
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Giancarlo Genta
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<p>Professore di Costruzione di Macchine presso il Politecnico di
Torino, Giancarlo Genta è membro corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino e
dell'Accademia Internazionale di Astronautica. I suoi interessi vertono sulla progettazione statica e sulla dinamica delle macchine e dei
sistemi spaziali. Si occupa anche di meccatronica e robotica. Fa anche parte del progetto SETI sull'esplorazione dello spazio e alla ricerca di intelligenze
extraterrestri.</p>