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Giuseppe O. Longo
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<p>Giuseppe O. Longo è professore di Teoria dell'Informazione presso il Dipartimento di Elettrotecnica Elettronica Informatica (DEEI) dell'Università di Trieste. Ha svolto ricerche sulla teoria delle reti, sulla teoria dei codici algebrici e sulla teoria dell'informazione (in particolare sulla codifica di sorgente). <br /></p><p>Attualmente si occupa soprattutto di epistemologia, di intelligenza artificiale, di problemi della comunicazione e delle conseguenze sociali dello sviluppo tecnico, pubblicando articoli su riviste specializzate e svolgendo un'intensa attività di conferenziere. Su questi argomenti ha recentemente pubblicato vari saggi: <i>Il nuovo Golem: come il computer cambia la nostra cultura</i> (Laterza, 1998), <i>Homo technologicus</i> (Meltemi, 2001) e <i>Il simbionte. Prove di umanità futura</i> (Meltemi, 2003). <br /></p><p>All'attività scientifica affianca da tempo l'attività narrativa, pubblicando su riviste letterarie tra cui "Il banco di lettura", "Linea d'ombra", "Nuovi argomenti", "Resine", "Il racconto" e "Tratti". Ha inoltre pubblicato tre romanzi (<i>Di alcune orme sopra la neve</i> Campanotto, Udine, 1990; <i>L'acrobata</i>, Einaudi, Torino, 1994; <i>La gerarchia di Ackermann</i>, Mobydick , Faenza, 1998), otto raccolte di racconti e una raccolta di drammi (teatrali e radiofonici).</p>
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Claudio Magris
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<p>Nato il 10 aprile del 1939 a Trieste, Claudio Magris è un famoso scrittore e germanista, appassionato di letteratura mitteleuropea. Laureatosi a Torino nel 1962 in Lingua e Letteratura Tedesca, dopo un periodo di apprendistato all’Università di Freiburg, è stato fino al 1978 ordinario di Lingua e Letteratura Tedesca all’Università di Torino, mentre ora insegna alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste. <br /></p><p>Ha contribuito con numerosi studi a diffondere in Italia la conoscenza
della cultura mitteleuropea e della letteratura del "mito asburgico". Tra i suoi libri recenti più famosi: ci sono <i>Illazioni su una sciabola</i> (Laterza, 1985), <i>Trieste. Un'identità di frontiera</i> (Einaudi, 1987), <i>Danubio</i> (Garzanti, 1990), <i>Un altro mare</i> (Garzanti, 1998), <i>La mostra </i>(Garzanti, 2001), <i>L'infinito viaggiare</i> (Mondadori, 2005), <i>Alla cieca</i> (Garzanti, 2005), e <i>Microcosmi</i> (Garzanti, 1997) con cui nel 1997 vince il Premio Strega. Collabora al "Corriere della Sera" e a diversi altri quotidiani e riviste.</p>
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Stefano Bartezzaghi
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<p>Stefano Bartezzaghi viene da una famiglia di enigmisti, e scrive articoli e libri sul linguaggio e sui giochi linguistici. Si è laureato in Discipline delle Arti e dello Spettacolo all'Università di Bologna con Umberto Eco con una tesi sulle strutture semiotiche dei giochi enigmistici. Ha tenuto rubriche di giochi di parole in molti giornali e riviste. Attualmente collabora con "la Repubblica" presso cui cura la rubrica <i>Lessico&Nuvole</i>.<br /></p>
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Luigi Forte
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<p>Luigi Forte è linguista esperto di lingua e letteratura tedesca, che ha insegnato in diverse università italiane (Firenze, Bari e Torino). Tra le sue principali pubblicazioni ricordiamo <em>Le forme del
dissenso</em> (Garzanti, Milano 1987), <em>Lob der Faultheit und Mubingang in der
Literatur des XIX Jarhunderts</em> in M. Huber e G. Lauer (a cura di), <em>Bildung
und Konfession</em> (Tübingen 1996), <em>Störung. Komödie in vier Bildern</em> (Wien 1998). È membro della redazione della rivista tedesca "Arbitrium", del consiglio della Thomas Bernhard-Gesellschaft con sede a Vienna, della giuria dei premi letterari Mondello, Montecchio e Grinzane Cavour. </p><br />
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Daniele Amati
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Nato a Roma si è laureato in Fisica all’Università di Buenos Aires nel 1952. Ha lavorato come assistente all’Università di Roma dal 1954 al 1959, e come membro dello staff e direttore della Divisione Teorica al CERN di Ginevra. Dal 1986 è professore di Fisica Teorica alla SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste, di cui è stato direttore dal 1986 al 2001. È membro di numerose commissioni nazionali ed internazionali, e attualmente fa parte del Conseil Scientifique de la Ville de Parigi e del Consorzio Interuniversitario Romano per gli Studi e Modernizzazione di Problemi Complessi.