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Quando la femmina regola l’evoluzione
Andrea Pilastro, ecologo, etologo e professore di Etologia e di Biologia evoluzionistica dell’Università di Padova, risponde ad alcune domande sul più scenografico dei meccanismi evolutivi: la selezione sessuale.
(9 febbraio 2007)
Antonio Amoroso
 
Roberto Argano
 
Alfred Beran
<p>È ricercatore al Dipartimento di Oceanografia Biologica (OGS/BIO) dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste. Ha cominciato la sua carriera come biologo evoluzionista alla Eberhard-Karls-Universität, Tübingen, Germania lavorando su tassonomia e  morfogenesi di unicellulari. Ora si occupa principalmente di ecologia e fisiologia di protisti marini, cioè di piccolissimi organismi marini, come microalghe e plancton. Per studiarli, li prende dal mare, dove vivono in grandissime quantità, e li alleva in piccole ciotole con acqua salata e nutrienti.<br /></p>
Gianfranco Biondi
 
Oscar Burrone
 
Piero Cammarano
 
Pierfilippo Cerretti
 
Marika De Acetis
 
Maurizio Wurtz
 
Giuseppe Vona
 
Giovanna Valenti
 
Carlo Utzeri
 
Maria Luisa Tenchini
 
Stefano Farioli Vecchioli
 
Maurizio Gatti
 
Marilena Cipollaro
 
Rosa Maria Corbo
 
Claus Falconi
 
Alberto Fanfani
 
Cecilia Gelfi
 
Piero Giulianini
 
Folco Giusti
 
Jo Knights
 
Giuseppe Civitarese
 
Vincenzo Guarnieri
 
Carla Malva
 
Francesco Mariani
 
Maurizio Mei
 
Osvaldo Negra
 
Franco Pagani
 
Cristina Serra
 
Carlo Taddei
 
Valerio Scali
 
Scilla Sonnino
 
Bruno Arcà
 
Marina Cinco
 
Giorgio Manzi
 
Marco Oliverio
 
Guido Bressan
 
Sara Capogrossi Colognesi
 
Gianni Del Sal
 
Emiliano Bruner
<p>Emiliano Bruner è ricercatore in Paleoneurologia presso il centro Nazionale di Ricerca sull'Evoluzione Umana di Burgos, Spagna. Vice-segretario dell'Istituto Italiano di Antropologia, Bruner è editore associato del Journal of Anthropological Sciences. Le principali linee di ricerca riguardano lo studio anatomico e morfologico delle strutture interne del cranio, nel genere umano e nei Primati non-umani, nelle forme attuali e in quelle estinte, tramite tecniche computerizzate di morfometria digitale e modelli geometrici multivariati.<br /></p><p><br /></p>
Franco Andreone
<p>Franco Andreone è uno dei curatori del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. La sua attività di ricerca riguarda l'erpetologia. In particolare, si dedica allo studio degli anfibi e dei rettili del Madagascar, un paese con un'elevata biodiversità, dove conduce attività di ricerca applicata alla biologia di conservazione. Inoltre si occupa della ricerca su anfibi italiani, con particolare riferimento alle problematiche di carattere conservazionistico connesse alle gestione degli ambienti naturali.</p>
Monica Colitti
<ol> </ol><p>Monica Colitti è professore associato di Anatomia animale alll'Università di Udine. Sul piano della ricerca si occupa dello studio dell'espressione di geni correlati all'apoptosi nella ghiandola mammaria bovina, e degli aspetti immunoistologici e molecolari legati ai meccanismi di risposta e di adattamento allo stress nei ruminanti. </p><ol> </ol>
Nicoletta Archidiacono
<p>Il principale filone di ricerca di Nicoletta Archidiacono, docente di Genetica all'Università di Bari, riguarda la plasticità del genoma dei primati. Il laboratorio dove lavora dispone di una notevole quantità di sonde molecolari. Attualmente sta lavorando su due fenomeni evolutivi particolari: il riposizionamento dei centromeri, e le duplicazioni segmentali. Entrambi sono stati oggetto di pubblicazioni con editoriali su riviste importanti e hanno permesso al gruppo di ricerca di essere un punto di riferimento nel campo dell'evoluzione del genoma umano. </p>
Silvia Caravita
<p>Laureata in Scienze Biologiche, Silvia Caravita lavora come ricercatrice presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) di Roma, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Svolge ricerca con il gruppo di psicopedagogia su temi legati all'educazione scientifica, e in particolare si è occupata dello studio dei processi di apprendimento. <br /></p><p>Recentemente ha svolto ricerche sull'uso di programmi appositamente realizzati per la collaborazione in rete (internet) in esperienze di educazione scientifica. È co-autrice di due libri: P. Poti, S. Caravita, M. Saporiti, V. Truppa, M. Caretti, <i>Dall'osservazione ai modelli nello studio del mondo animale</i>, ISTC-CNR, Roma, 2005; e S. Caravita, M.B. Ligorio (eds), <i>L'apprendimento collaborativo - Dal gruppo alla rete</i>, ed. Carlo Amore, Roma, 2003.</p>
Paolo Zubiani
<p>Paolo Zubiani dopo la laurea si è occupato di zoologia, e in particolare dell'ecologia e dell'etologia degli ungulati di montagna, svolgendo ricerche in Italia e Francia. Dal 2000 insegna stabilmente scienze nelle scuole superiori. È coautore del libro <i>Passato Presente e Futuro del Clima</i> (con Giuseppe Busi, Andrea Candela e Andrea Mariani), Anthelios edizioni, 2003.<br /></p><p> </p>
Angela Rosa Piergiovanni
<p>Ricercatrice all'Istituto di Genetica Vegetale del CNR di Bari si occupa di analisi biochimiche di tessuti vegetali. Le sue principali ricerche riguardano lo studio della variabilità genetica in collezioni di germoplasma di specie di interesse per l'agricoltua, la determinazione dei parametri riguardanti la qualità nutrizionale e commerciale, l'analisi degli acidi grassi presenti negli olii vegetali e lo studio dei fattori antinutrizionali presenti nella granella di leguminose.</p>
Elisa Frisaldi
<p>Laureata in Biotecnologie Mediche presso l'Università di Torino, ha conseguito il dottorato di ricerca in Genetica umana. Attualmente sta frequentando il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste.<br /></p>
Edoardo Boncinelli
<p style="text-align: justify;">Edoardo Boncinelli è professore di Biologia e Genetica all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È stato Direttore della SISSA, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, dopo essere stato Capo del Laboratorio di Biologia Molecolare dello Sviluppo presso il Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica dell'Istituto Scientifico San Raffaele di Milano. Fisico di formazione, si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare degli animali superiori e dell'uomo prima a Napoli, presso l'Istituto Internazionale di Genetica e Biofisica (IGB) del CNR, dove ha percorso le tappe fondamentali della sua carriera scientifica, e poi a Milano. È membro dell'Academia Europaea e dell'EMBO, l'Organizzazione Europea per la Biologia Molecolare, ed è stato Presidente della Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare. Nel 2005 ha ricevuto l'EMBO Award for Communication in the Life Sciences. Oltre all'attività scientifica, Boncinelli si dedica anche alla comunicazione della scienza, con libri, articoli, conferenze che riscuotono grande successo.<br /></p>
Carlo Alberto Redi
<p>Dal 1993 è professore di zoologia all'Università di Pavia e direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo. Coordina diversi progetti di ricerca nazionali e internazionali finanziati dalla NATO, dall'Unione Europea, dal Ministero dell'Università e della Ricerca, dal CNR, dalla Fondazione Lombardia per l’Ambiente, dalla Provincia di Pavia, e da fondazioni private (CARIPLO, Cassa di Risparmio delle Provincie di Piacenza e Vigevano, Olympus Foundation Science for Life, Millipore). È membro dell'Accademia dei Lincei.<br /></p><p><br /></p>
Maria Arcà
<p>Maria Arcà è laureata in Scienze biologiche ed è responsabile di un progetto di ricerca Educazione scientifica e ambientale, presso il CNR. Si è occupata di problemi cognitivi ed epistemologici, proponendo contenuti e metodologie adatti alla costruzione di conoscenza scientifica significativa fin dalla scuola dell'infanzia. Da parecchi anni si occupa di didattica delle scienze, attraverso interventi personali nelle scuole (in particolare elementari e medie) e pubblicazioni di testi sull'educazione scientifica. Collabora con dipartimenti universitari di scienze dell’educazione, circoli didattici ed enti locali. </p>
Claudio Brancolini
<p>Claudio Brancolini è direttore vicario del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Udine, dove è anche professore di biologia applicata e biologia cellulare. Si occupa di studi sui geni e sui meccanismi che controllano la morte delle cellule, ovvero quei processi fisiologici che controllano lo sviluppo embrionale e la corretta funzionalità dei nostri organi e tessuti. Alterazioni nei geni che controllano la morte cellulare sono responsabili di varie patologie tra le quali la più comune è il cancro. </p>
Pietro D'Addabbo
<p>Pietro D'Addabbo è ricercatore presso il Dipartimento di Genetica e Microbiologia dell'Università di Bari, dove si occupa principalmente di bioinformatica, ovvero come trasferire e utilizzare applicazioni informatiche in ambito biologico. In particolare, in ambito genetico la bioinformatica è utilizzata per la gestione e l'analisi di sequenze nucleiche e/o proteiche. Tali analisi, specialmente su scala genomica e proteomica, sarebbero difficilmente eseguibili con metodiche sperimentali, data la mole di dati complessi da gestire, analizzare ed ottenere. </p>
Sara Sibilla
<p>Sara Sibilla si è laureata in Scienze Biologiche con indirizzo in Biologia Molecolare e Genetica all'Università degli Studi di Firenze. Attualmente svolge ricerca presso il Dipartimento di Fisiologia e Patologia di Trieste in qualità di studente del dottorato di Ricerca in Neuroscienze (B.R.A.I.N. Centre of Neuroscience di Trieste), con un progetto sullo sviluppo del midollo spinale in vitro. In particolare si occupa della caratterizzazione di segnali elettrici e non che sono alla base della maturazione dei circuiti spinali.<br /></p>

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In collaborazione con Ulisse e Zadig