Uno studio guidato da un italiano rivela perché la cornea è priva di vasi sanguigni ed è quindi trasparente alla luce
È stato risolto da un gruppo internazionale di ricercatori guidati da un italiano il mistero dell’assenza dei vasi sanguigni nella cornea umana. Lo studio, pubblicato da “Nature” (n. 7114, volume 443, p. 993) è stato firmato da Sandro De Falco, ricercatore dell'Istituto di Genetica e Biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli, coautore della ricerca assieme a ricercatori dei laboratori della Kentucky University di Lexington e del Medical College di Georgia (USA) e a ricercatori giapponesi, britannici, australiani e italiani. I ricercatori hanno scoperto che è una proteina a far sì che la cornea sia trasparente, priva perciò di vasi sanguigni.
"Il mistero dell'assenza di vasi sanguigni nella cornea e, di conseguenza, la sua trasparenza che è un requisito fondamentale per la vista, è stato per 50 anni oggetto di ricerche. Questa caratteristica ha fatto della cornea una piattaforma sperimentale in vivo utilizzata per osservare l’azione di sostanze che facilitano o ostacolano la formazione dei vasi. Ora i nostri studi hanno portato alla identificazione del responsabile di questo fenomeno: la presenza di elevate concentrazioni della forma solubile di una proteina, il recettore Flt-1", ha spiegato Sandro De Falco.
Una conferma della scoperta è venuta dall’osservazione della cornea del Trichecus manatus o lamantino, un tricheco marino che vive vicino all'estuario dei fiumi. Nella cornea di questo animale, infatti, non è presente la forma solubile del recettore Flt-1, ma solo la forma di membrana, che, essendo in grado di trasmettere alle cellule i segnali attivati dal VEGF, determina correttamente la vascolarizzazione della cornea.
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