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Cellulari per misurare la pioggia

Le reti di telefonia mobile possono essere usate anche per la raccolta di dati meteorologici.

L'accuratezza delle previsioni meteorologiche potrebbe essere migliorata ricorrendo alle reti dei cellulari. Lo dimostra un curioso esperimento condotto in Israele da Hagit Messer della Tel Aviv University e pubblicato sulla rivista "Science" (vol. 312 n. 5774). Era già noto da tempo che le comunicazioni via cellulare venissero disturbate dalla pioggia. Le goccioline in aria riducono infatti la forza del segnale. Anzi, ogni specifica frequenza viene modificata sulla base delle dimensioni stesse delle goccioline. Per evitare questo problema, le stazioni della rete mobile compensano automaticamente per l'attenuazione del segnale dovuta ai cambiamenti delle condizioni atmosferiche.

La ricercatrice israeliana ha scoperto che la compensazione può rivelare informazioni importanti sul meteo. Usando proprio le fluttuazioni sulla forza del segnale tra le stazioni delle rete nazionale, Hagit Messer è riuscita a calcolare la quantità di pioggia caduta ogni 15 minuti nel corso di un temporale. In questo modo si sono ottenuti dati del tutto compatibili con quelli raccolti dalle stazioni di misurazione delle precipitazioni.

Non è la prima volta che la forza di un segnale viene usata per raccogliere dati meteo. Spesso si usano i satelliti GPS e i loro segnali, che possono essere ritardati sulla base delle condizioni di temperatura e umidità. I segnali dei telefonini poi sono stati usati per il monitoraggio del traffico, o, durante la guerra nel Kossovo, per cercare di individuare i cacciabombardieri americani "invisibili".

Inoltre, in Inghilterra si era già dimostrata la possibilità di usare le fluttuazioni del segnale per misurare le precipitazioni. Ma in questo caso era necessario costruire una rete alternativa a quella dei cellulari, mentre lo studio israeliano di fatto dimostra che questi dati sono già raccolti automaticamente dalle reti commerciali.

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