Una sfera di rame di 230 tonnellate potrebbe essere scagliata sul Pianeta Rosso alla ricerca di ghiaccio sotterraneo
Si chiama THOR la missione della Nasa destinata a studiare in modo singolare il sottosuolo marziano. Fondamentalmente consiste in una sfera di rame di un quarto di tonnellata che dovrebbe essere scagliata su Marte. I detriti eiettati nello spazio in seguito all'impatto andrebbero poi studiati per svelare i segreti del sottosuolo del Pianeta Rosso.
L'obiettivo è scoprire se le simulazioni al computer che suggeriscono che il pianeta abbia subito ogni 50 mila anni subitanei cambiamenti climatici sono corrette. Il bersaglio di THOR saranno le regioni delle medie latitudini finora lasciate in disparte dalle esplorazioni. Le zone più visitate sono state infatti quelle equatoriali, mentre una sonda chiamata Phoenix dovrebbe scendere sul Polo Nord marziano nel 2008.
Le regioni delle medie latitudini potrebbero nascondere grandi quantità di acqua ghiacciata nel sottosuolo: lo indicherebbero alcune caratteristiche geologiche della superficie. La missione (THOR è un acronimo per Tracing Habitability, Organics, and Resources) è stata proposta da Phil Christensen della Arizona State University in Tempe e consiste in due sonde: la prima (un observer) avrà il compito di dirigersi verso Marte e entrare in orbita. La seconda (un impattatore) si sgancerà dall'observer molte ore prima dell'ingresso in orbita marziana e con i suoi circa 230 chilogrammi di peso, dovrebbe centrare un punto in una regione a 40 gradi nord o sud dell'equatore.
L'impatto avverrà a circa 4 chilometri al secondo, creando un cratere di dieci metri di profondità. L'observer dallo spazio studierà la composizione dei detriti di suolo marziano che saranno lanciati nello spazio in seguito all'impatto.
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