Il 95 per cento dei siti archeologici italiani sfugge ancora a tutte le classificazion
Le ricchezze archeologiche italiane realmente conosciute sono meno del 5% rispetto a quelle esistenti nel paese. è questo uno dei risultati forniti dal Sistema Informativo Territoriale (SIT), per la gestione integrata dei beni archeologici progettato e coordinato dal laboratorio di Topografia antica del Consiglio nazionale delle ricerche dell'Università di Lecce.
Il SIT è frutto di un lavoro in corso da 10 anni, basato sull'integrazione di varie fonti: i dati individuati mediante la ricognizione di ampi comprensori campione; le documentazioni aerofotogrammetriche, a partire dagli anni '20 fino alla più recente documentazione digitale con rilevamenti satellitari o sensori multibanda e la bibliografia. La mole dei dati è raccolta in un sistema Gis, gestito da un software messo a punto dal Cnr.
"Dal lavoro svolto" spiega Marcello Guaitoli, docente dell'Università di Lecce e responsabile scientifico del SIT, "emerge l'urgenza di una adeguata conoscenza di tali beni, minacciati da una sistematica distruzione a causa di lavori agricoli e di edificazione. Allo stato attuale il numero dei beni archeologici conosciuti (escludendo le aree in proprietà pubblica) è inferiore al 5% rispetto a quanto è rilevabile con un'analisi attenta del territorio o con più raffinate tecniche di indagine. E meno dell'1% delle ricchezze esistenti è sottoposto a vincoli ufficiali. Più del 50% delle evidenze sono a forte rischio".
Sulla base dei dati ottenuti con la ricognizione (condotta anche mediante sorvoli sistematici dal Nucleo Elicotteri Carabinieri), che riguardano più di 10.000 evidenze archeologiche, quelle di cui già si ha notizia sono solo una minima parte: 7-8% nel Lazio, 2% in Sicilia, meno dell'1% nella Valle del Sinni in Basilicata e 20% circa nel Salento, dove però la percentuale di testimonianze archeologiche perdute, perché distrutte dopo la segnalazione è superiore al 60%.
Scoperte decine di nuove specie sulle montagne della regione di Montanas Foya a Papua. Un giardino dell'Eden dove l'uomo non ha mai, o quasi, messo piede e dove animali mai visti si fanno avvicinare e toccare senza paura
L'ammasso globulare di stelle Messier 12 (M12) deve averne "perse" almeno un milione nel recente passato. A strapparle via sarebbe stata la nostra galassia
Sarebbe di 10 000° C la temperatura della materia oscura, ovvero quella quantità di massa presente nell'Universo che non si vede, ma si percepisce per la forza di gravità che esercita sulle galassie
Il record di corsa sul miglio potrebbe scendere ancora di 18 secondi. Lo svela uno studio matematico in cui è stata applicata l'analisi dei trend non lineari
Comincia sott'acqua il movimento di coda che consente ai delfini di piroettare in aria compiendo anche sette rotazioni
Due oggetti catturati nell'orbita di Giove potrebbero offrire nuovi sostegni alla teoria secondo cui i giganti gassosi si sarebbero formati più vicino al Sole di quanto siano oggi, per poi allontanarsi lentamente
Sono i Campi Flegrei, forse più del Vesuvio, a minacciare Napoli. Tra il V e il XV secolo dopo Cristo i Campi Flegrei sono stati soggetti a fenomeni di sollevamento e di abbassamento del suolo, registrando spostamenti di circa sette metri di altezza
Pubblicate su "Nature" le misurazioni su un oggetto scoperto ai confini del Sistema Solare. Ma gli astronomi non hanno ancora deciso se i corpi celesti oltre Nettuno sono pianeti o no
In Antartide la frontiera della fisica delle particelle: in costruzione il nuovo laboratorio IceCube
Una sfera di rame di 230 tonnellate potrebbe essere scagliata sul Pianeta Rosso alla ricerca di ghiaccio sotterraneo
Il biocombustibile può essere prodotto sprecando meno petrolio di quanto necessario per produrre benzina
Un fisico tedesco ha seguito i percorsi delle banconote da un dollaro per scoprire i meccanismi di diffusione delle malattie epidemiche
Un progetto di legge permette di testare pesticidi sugli esseri umani
Calciare con un angolo basso per sorprendere gli avversari su un campo di calcio: la tecnica svelata da uno studio di due fisici inglesi
Grande cinque volte e mezzo il nostro, il pianeta si trova a 28 000 anni luce di distanza ed è composto di roccia e ghiaccio
È un pesce di Sumatra lungo appena 7,9 millimetri, contro gli 8 millimetri del record precendente
Un materiale di nuovo tipo potrebbe servire a minimizzare i danni provocati alle sonde dalle micrometeoriti
I templi dell'Egitto faraonico a rischio a causa di nuove coltivazioni e carenza di fognature
Allarme di due ricercatori della NASA: si producono più detriti spaziali di quanti si riescano a distruggere
Dopo il ritiro degli studi pubblicati su "Science", altre riviste hanno annunciato indagini sui lavori dello scienziato coreano