I prossimi esperimenti sui neutrini in Antartide potrebbero confermare le previsioni della teoria delle stringhe o aprire la strada a nuove teorie fisiche. Lo sostiene un gruppo di ricercatori guidati da Luis Anchordoqui della Northeastern University di Boston.

La teoria delle stringhe comprende vari modelli teorici considerati fra i più convincenti della fisica contemporanea, ma ancora non è stato possibile darne una verifica sperimentale. E questa potrebbe venire proprio dai neutrini, particelle quasi senza massa che si formano nelle stelle.

Ogni secondo miliardi di neutrini provenienti dal Sole attraversano ogni centimetro quadrato della superficie terrestre, ma sono molto difficili da identificare a causa della loro scarsa interazione con la materia.

Ancora più difficile è osservare i neutrini provenienti da sorgenti diverse dal Sole (per esempio i buchi neri), che ci raggiungono molto raramente: finora non sono mai stati individuati. Per questo le speranze dei ricercatori si stanno concentrando verso IceCube un nuovo osservatorio in costruzione sotto il ghiaccio antartico. I rilevatori copriranno un chilometro cubo, e questo dovrebbe consentire di individuare da uno a dieci neutrini "cosmici" all'anno.

Queste particelle così piccole e sfuggenti potrebbero dare indicazioni fondamentali sul ruolo della gravità rispetto alle altre forze e sull'esistenza di dimensioni superiori alla terza: la debolezza della forza di gravità rispetto alle altre forze potrebbe, infatti, dipendere dal fatto che è concentrata nelle dimensioni superiori alla terza. L'impatto dei neutrini cosmici potrebbe creare un passaggio fra le dimensioni e, per una frazione di secondo, un microscopico buco nero. Secondo i ricercatori IceCube potrà identificare questi buchi neri, e quindi confermare le previsioni teoriche.

"Esperimenti come quello di IceCube sono molto stimolanti, e probabilmente ci vorranno anni di lavoro accurato per avere risultati definitivi", spiega John Schwarz, esperto di teoria delle stringhe al California Institute of Technology di Pasadena. I primi dati di IceCube dovrebbero pervenire nel 2008.