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Un'astronave che si autoripara

Un materiale di nuovo tipo potrebbe servire a minimizzare i danni provocati alle sonde dalle micrometeoriti

Un materiale che può permettere a un'astronave di riparare automaticamente piccoli danni allo scafo e bloccare le perdite di ossigeno è stato sperimentato per la prima volta in condizioni simili a quelle dello spazio. Sviluppata da Ian Bond e Richard Trask dell'Università di Bristol come parte di un progetto dell'Agenzia Spaziale Europea, la "pelle autoriparante" si ispira direttamente a quella umana, che cicatrizza le sue ferite attraverso l'esposizione diretta del sangue all'aria fino a formare una cicatrice protettiva.

Il materiale è composto da un laminato con centinaia di filamenti in vetro lunghi 60 micron. I filamenti contengono una sorta di camera di 30 micron di diametro. La metà dei filamenti è riempita con una sorta di resina, l'altra metà con un agente chimico che reagisce con la resina plastica per formare una sostanza molto resistente. I filamenti in vetro sono progettati in modo da rompersi facilmente quando il materiale composito è danneggiato. In questo modo le due sostanze escono sullo scafo e lo riparano.

I due scienziati hanno testato la loro realizzazione in una camera all'interno della quale era stato fatto il vuoto, un ambiente simile allo spazio. Inoltre hanno tenuto conto degli effetti della forza di gravità. Il prossimo passo è creare una versione più resistente e provarla in condizioni estreme, per esempio a temperature elevate. L'ESA spera che questo nuovo materiale possa essere usato per proteggere le sonde dalle micrometeoriti, frammenti di roccia di pochi centimetri di diametro che viaggiano ad altissime velocità e possono danneggiare lo scafo di astronavi e satelliti.

24 gennaio 2006

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25 gennaio 2006

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23 gennaio 2006

Staminali clonate: sempre più grave lo scandalo Hwang

Dopo il ritiro degli studi pubblicati su "Science", altre riviste hanno annunciato indagini sui lavori dello scienziato coreano

23 gennaio 2006

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Il giornale della Santa Sede ha giudicato corretta la sentenza in Pennsylvania che cancella il creazionismo dalle ore di insegnamento dedicate alla scienza

19 gennaio 2006

Nuovi controversi esperimenti sulla fusione nucleare

La questione della fusione nucleare si ripropone: secondo un articolo che sarà pubblicato sulla rivista "Physical Review Letters", un nuovo esperimento dimostra che si può ottenere con una tecnica relativamente semplice. Molti fisici, però, rimangono scettici.

18 gennaio 2006

La storia della banana cambia. E con lei, la storia dell'agricoltura

Non sottovalutate la banana: potrebbe raccontarci molto della storia delle popolazioni umane. Resti di banana, trovati in Uganda e risalenti a 4500 anni fa, impongono di rivedere la storia dell'agricoltura così come la conosciamo oggi.

18 gennaio 2006

Localizzati gli antichi porti fenici

Trovata l'ubicazione precisa degli antichi porti fenici. Dalle coste dell'attuale Libano migliaia di anni fa partivano merci preziose come tinture, tessuti e vetro per tutto il Mediterraneo e oltre.

18 gennaio 2006

MatriXX: un "paziente simulato" al servizio della radioterapia

La cura dei tumori si avvale di un nuovo strumento si chiama MatriXX ed è stato realizzato dall'INFN in collaborazione con il Politecnico di Torino, l'ASP e la Fondazione Tera. MatriXX è una sorta di "paziente simulato" che prima dell'intervento prende il posto di quello vero.

18 gennaio 2006

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Uno dei rapporti umani più importanti quello tra allievo e maestro è presente anche nell'universo delle formiche. Gli individui inesperti apprendono la ricerca del cibo da esemplari adulti pronti a guidarli nel cammino e disponibili a fornire indicazioni.

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Le ostriche sono in grado depurare le acque e trasformare l'inquinamento in perle. Questo il risultato ottenuto, sulle acque del fiume Dotonborigawa nella città di Osaka, grazie al lavoro dell'organizzazione Osaka Mizukaido 808.

18 gennaio 2006

Uesp060120n002

Se appena alzati inciampate come ubriachi, fate fatica a parlare e avete bisogno di un po' di tempo per cominciare a carburare, non vi preoccupate è tutto sotto controllo. Lo garantisce un gruppo di scienziati americani.

18 gennaio 2006

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18 gennaio 2006

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