Se appena alzati inciampate come ubriachi, fate fatica a parlare e avete bisogno di un po' di tempo per cominciare a carburare, non vi preoccupate è tutto sotto controllo. Lo garantisce un gruppo di scienziati americani.
Se appena alzati inciampate come ubriachi, fate fatica a parlare e avete bisogno di un po' di tempo per cominciare a carburare, non vi preoccupate è tutto sotto controllo. Lo garantisce un gruppo di scienziati americani. Infatti, secondo uno studio dell'Università del Colorado pubblicato sulla rivista medica JAMA ("Journal of the American Medical Association" vol. 295 numero 2, p.162-163) alcune persone appena sveglie reagiscono come se avessero bevuto qualche bicchiere di troppo.
Il gruppo di ricercatori, che da anni lavora sui sintomi di disorientamento che ci colpiscono immediatamente dopo il risveglio, ha definito inerzia da sonno questa fase necessaria a entrare pienamente in attività . Grazie a questo studio i ricercatori sono riusciti anche a misurare la nostra attività cerebrale, sottoponendo a un test nove volontari. Dopo aver riposato regolarmente otto ore a notte per quattro giorni consecutivi, i volontari hanno dormito in laboratorio e al loro risveglio hanno dovuto eseguire delle somme. Le prima appena aperti gli occhi, senza aver ancora preso un caffè, e poi a intervalli di 20 minuti per le 26 ore consecutive, senza dormire più.
Malgrado le operazioni fossero molto semplici (addizioni di numeri a due cifre),
appena svegli le prestazioni dei volontari sono state inferiori del 35% rispetto
al solito. La capacità di eseguire calcoli è aumentata poi mano
a mano che passavano i minuti. I risultati dell'esperimento hanno dimostrato
addirittura che il cervello risponde meglio dopo molte ore di attività,
anche se nel frattempo si è passati una notte insonne. Era già
stato dimostrato, tramite la tecnica della tomografia a emissione di positroni
(PET), che le aree del cervello responsabili delle attività cognitive
(in particolare la corteccia prefrontale) si attivano più lentamente
delle altre, ma questa è la prima misurazione diretta.
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