In aumento dell'11% annuo le coltivazioni biotech che sono ormai arrivate a coinvolgere 8 milioni e mezzo di coltivatori in 21 diversi paesi
Nel 2005, i raccolti biotech - cioè le coltivazioni di OGM - sono cresciuti ancora arrivando a occupare 90 milioni ettari contro gli 81 milioni di ettari del 2004. Il tasso di accrescimento annuale è stato dell'11%. Lo afferma Clive James, coordinatore della organizzazione ISAAA una ong che si occupa di produzione di cibo per i paesi in via di sviluppo.
Secondo Clive James le coltivazioni biotech coinvolgono 8 milioni e mezzo di coltivatori in 21 paesi. Nel 2004 i paesi con raccolti biotech erano 17. I quattro nuovi paesi sono la Francia, il Portogallo, la Repubblica Ceca e l'Iran. Il Portogallo e la Francia hanno ripreso la piantumazione del mais Bt, un tipo di mais transgenico, nel 2005. Complessivamente, i paesi della Comunità Europea che hanno campi coltivati con piante biotech sono cinque: ai tre nominati prima si aggiungono infatti la Spagna e la Germania. Secondo Clive James "nel corso del 2005 il riso biotech si è sviluppato commercialmente per la prima volta su circa quattromila ettari in Iran".
La soia geneticamente modificata continua a essere il principale raccolto di piante biotech: nel 2005 ha occupato 54 milioni e mezzo di ettari, equivalente al 60% dell'area globale interessata da coltivazioni biotech. Al secondo posto viene il mais, con 21,2 milioni di ettari, il cotone con 9,8 milioni di ettari e la colza con 4,6 milioni di ettari. La mutazione genica più diffusa è la resistenza agli erbicidi: piante con queste caratteristiche occupano il 71% (63,7 milioni di ettari) dell'area totale. Al secondo posto viene la mutazione che permette la resistenza gli insetti.
Tra le caratteristiche che si vanno diffondendo con maggior velocità vi è quella che permette alla pianta di crescere più velocemente: i raccolti costituiti da piante ingegnerizzate in modo da avere questa caratteristica sono cresciuti del 49% nel corso dell'ultimo anno. Per contro, la resistenza agli erbicidi ha avuto una espansione del 9% e la resistenza agli insetti del 4%.
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