Una partnership inusuale tra ricercatori scozzesi e giocatori di curling potrebbe offrire alle case automobilistiche la possibilità di realizzare automobili a grande tenuta di strada. Jane Blackford della Edinburgh University ha iniziato il suo lavoro aiutando il team britannico di curling. Il curling è un gioco a squadre che si pratica su una pista ghiacciata e consiste nel far scivolare con delle specie di scope dei blocchi di pietra dotati di manico, e che sta riscuotendo grande successo alle olimpiadi invernali di Torino.

L'azione delle scope sul ghiaccio davanti alla pietra che scivola verso il bersaglio disegnato sul ghiaccio crea infatti una sottile striscia d'acqua che aiuta le pietre a scivolare meglio. Nel 2000 la Blackford ha aiutato la squadra britannica a sviluppare una sorta di misuratore dell'azione delle scope. Lo strumento, usato in allenamento, misura come si muove la scopa e quanto forte agisce sul ghiaccio. Per imparare di più sul processo di scioglimento del ghiaccio sotto pressione, la ricercatrice ha costruito uno strumento che assomiglia a una sorta di grammofono in miniatura: un ago di acciaio che ruota su un disco di ghiaccio graffiandolo. Il ghiaccio viene poi esaminato al microscopio elettronico.

In un articolo sulla rivista "Journal of Glaciology" (n. 51 2005), la Blackford ha descritto un quadro dettagliato delle forze e delle temperature che agiscono sulle proprietà microscopiche del ghiaccio. I dati sono importanti al punto tale che la Jaguar ha deciso di finanziare le ricerche della Blackford che potrebbero svelare i segreti di quello che accade quando uno pneumatico tocca la neve o il ghiaccio. Da queste ricerche potrebbero emergere nuovi sistemi che evitino il bloccaggio delle ruote in frenata, migliori sistemi di controllo e forse anche nuove formule per le miscele di gomma dei pneumatici.