Esperti americani hanno preparato una lista delle stelle sulle quali puntare i prossimi telescopi spaziali: l'obiettivo è trovare forme di vita
Sono dieci le stelle sulle quali puntare i telescopi per cercare di trovare tracce di vita. A dirlo al convegno di Saint Louis dell'Associazione americana per il progresso delle scienze un gruppo di ricercatori che, tuttavia, sottolinea anche come il taglio dei fondi federali americani lasci spazio solo all'azione di filantropi privati. Il settore pubblico non parteciperebbe dunque a un progetto che risponde a una delle più ambiziose aspirazioni dell'umanità, come sottolineato.
I ricercatori coordinati da Margaret Turnbull della Carnegie Institution di Washington hanno rilasciato la lista delle dieci stelle potenziali ospiti di altre forme di vita. Queste stelle dovrebbero essere il bersaglio ideale del nuovo telescopio spaziale della NASA, il Terrestrial Planet Finder, un sistema di due osservatori orbitanti che dovrebbe essere lanciato nel 2020.
"Ci sono 400 miliardi di stelle nella galassia e noi non punteremo a caso questo telescopio spaziale", ha detto Turnbull. La lista contiene 51 Pegaso, dove nel 1995 ricercatori svizzeri hanno individuato i primi pianeti al di fuori del Sistema solare, 18 Sco nella costellazione dello Scorpione molto simile al Sole, Epsilon Indi A, una stella dicei volte meno brillante del Sole, e Alpha Centauri B, che è parte del sistema solare più vicino al nostro. "La verità è che cercando stelle con sistemi solari abitabili è veramente difficile suddividerle in categorie", dice ancora la ricercatrice. "Non conosco un numero sufficiente di caratteristiche di ciascuna stella per dire in assoluto qual è la migliore".
Secondo Carol Cleland, dell'Università del Colorado, gli astronomi non dovrebbero limitarsi a cercare unicamente pianeti simili alla Terra. La vita su altri pianeti potrebbe richiedere infatti ingredienti diversi dal DNA e quindi ambienti diversi. Rimane però il problema dei finanziamenti: i tagli del bilancio federale americano sull'astrobiologia sono circa del 50% rispetto a quanto richiesto nel 2005 e solo dei generosi mecenati tengono in vita progetti come il SETI, cioè la ricerca di vita intelligente attraverso l'analisi dei segnali radio che arrivano dallo spazio.
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