Milioni di anni fa fare il bagno nell'Oceano Atlantico era come immergersi in una vasca piena di acqua calda. Secondo uno studio condotto da ricercatori americani infatti, l'Atlantico tropicale ha raggiunto temperature che si aggiravano attorno ai 42°C, cioè di 14 gradi più alte del massimo registrato ai giorni nostri. Questo fenomeno è accaduto in contemporanea con la presenza di alti livelli di anidride carbonica nell'atmosfera cosa che fa pensare che gli attuali modelli climatici possano addirittura sottostimare l'impatto dei cambiamenti climatici sugli oceani.

Lo studio è stato realizzato da Karen Bice della Woods Hole Oceanographic Institution che ha riportato le proprie conclusioni al convegno annuale della American Association for the Advancement of Sciences di Saint Louis. Lo studio sarà anche pubblicato in un prossimo numero della rivista "Paleoceanography". Il team di Bice ha preso in esami carote di sedimenti recuperate dal fondo marino al largo del Suriname, America Meridionale, nel corso di un programma internazionale di trivellazione del fondo marino condotto dalla nave Joides Resolution.

I sedimenti contenevano un assortimento di materia organica ricca di carbonio e di conchiglie e gusci fossilizzati di organismi marini. Proprio l'analisi degli elementi di composizione delle conchiglie ha permesso di individuare i cambiamenti di temperatura delle acque dove vivevano questi animali. Si è così visto che tra gli 84 e i 100 milioni di anni fa in un'era in cui dominavano i dinosauri, le temperature oceaniche della regione tropicale oscillavano tra i 33°C e i 42°C con un'incertezza di circa 2 gradi in più o in meno.

Dall'analisi della materia organica, inoltre, si è riusciti a stimare che la presenza di anidride carbonica nell'atmosfera era pari a 1300-1200 parti per milione contro le 380 di oggi. L'analisi evidenzia anche che qualche cosa non va nei moderni modelli di simulazione climatica: inserendo infatti una quantità di anidride carbonica pari a quella di 100 milioni di anni fa non si ottengono temperature oceaniche così alte. "I modelli attuali - conclude la Bice - sottostimano l'aumento di temperatura legato all'aumento di concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera".