Buone notizie per la fisica americana: il 31 gennaio, nel corso del discorso sullo stato dell'Unione, il presidente Bush ha promesso a sorpresa di raddoppiare gli stanziamenti di fondi destinati alla fisica nei prossimi 10 anni. è probabilmente la notizia che i fisici americani aspettavano dal 1993, quando la cancellazione del Superconducting Supercollider in Texas causò uno shock al mondo scientifico americano e segnò la prima grande sconfitta del dopoguerra nei confronti della scienza europea.

L'appoggio da parte di Bush alla fisica è stato confermato nella richiesta di stanziamenti rivolta al Congresso. Se la richiesta sarà accolta, l'Office of Science del Dipartimento per l'Energia aumenterà il proprio budget del 14%: il programma per la fisica delle alte energie crescerà dell'8%, e quello sulla fisica nucleare del 24%. Un aumento dell'8% è previsto anche per la National Science Foundation, che gestisce la maggior parte delle ricerche universitarie non biomediche degli Stati Uniti.

Questi stanziamenti fanno parte dell' American Competitiveness Initiative, il progetto di Bush per incrementare i fondi per la ricerca e per i programmi di educazione nei settori considerati rilevanti ai fini della competitività. Il Congresso è ben disposto verso l'iniziativa generale, anche a causa di un generale timore verso la crescita industriale della Cina, ma il quadro è incerto: gli Stati Uniti devono finanziare la missione in Iraq e pensare alla ricostruzione delle zone colpite dall'uragano l'estate scorsa.

In ogni caso la questione della competitività è un grande alleato per la fisica, ed era già stato osservato che l'inadeguatezza dei fondi aveva indebolito la fisica americana e allontanando dalla ricerca molti giovani attratti dalle possibilità di guadagno in altri settori. Gli aumenti proposti da Bush per la fisica sarebbero compensati da tagli in altri programmi, come le fabbriche di armi nucleari, che saranno duramente contestati dai diretti interessati.