È quanto emerge da un lungo resoconto di studi pubblicati sulla rivista "Science": mostrano incontrovertilmente come il clima del pianeta sia cambiato a causa delle emissioni di CO2 prodotte dall'uomo. E l'aumento della temperatura sta provocando i primi importanti problemi sulle Alpi.
"Il riscaldamento globale è un fenomeno reale e la responsabilità è tutta dell'uomo". Due tra i massimi esperti americani di atmosfera, Thomas Karl del National Climatic Data Center della NOAA e Kevin Trenberth direttore della sezione analisi climatiche del National Center for Atmospheric Research (NCAR) di Boulder, hanno pubblicato sulla rivista Science un ampio resoconto di studi, ricerche e dati che mostrano incontrovertilmente come il clima del pianeta sia cambiato a causa delle emissioni di CO2 prodotte dall'uomo.
Si tratta di un intervento molto importante e autorevole che sgombra il campo dagli alibi fin qui usati dai massimi responsabili politici americani per sostenere l'uscita del paese dal Trattato sulla riduzione dei gas serra.
Secondo i due scienziati americani invece l'evidenza mostra che la concentrazione di CO2 nell'atmosfera del pianeta è passata da 280 parti per milione all'inizio dell'era industriale a 370 nel 2000. Questo significa che il trend di riscaldamento del pianeta nei prossimi cento anni è compreso tra 1,9 e 4,9 gradi centigradi.
In pratica con la loro ricerca i due esperti confermano i timori sollevati già da tempo dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) che aveva già indicato questi valori, fortemente contrastati da una parte del mondo scientifico e dalle autorità econosmiche e politiche americane. Intanto l'aumento della temperatura sta provocando i primi importanti problemi sulle Alpi, dove già alcuni rifugi hanno problemi di stabilità, a causa dello scioglimento del permafrost, il ghiaccio imprigionato nella roccia su cui sono stati edificati.
La notizia è di Damiano Di Simine, presidente di CIPRA, la Commissione internazionale per la protezione delle Alpi, che partecipa in questi giorni al Cop9, la conferenza internazionale sul clima di Milano.
"Le Alpi — spiega Di Simine — sono una delle zone del mondo in cui il cambiamento climatico è più accentuato: a livello generale l'aumento della temperatura è di circa 0,6-0,7°C, sulle Alpi l'ordine di grandezza è di + 1,5°C, con effetti misurabili sul ritiro dei ghiacciai". Proprio sui ghiacciai, infatti c'è una contrazione del 60% in volume rispetto agli inizi dell'Ottocento e di 300 metri in altimetria, cioè si è innalzato di 300 metri il fronte dei ghiacciai.