29 dicembre. Caccia alle uova
Dopo pranzo sono arrivati Margherita e Tommaso, da Cuneo. Tutti i loro bagagli sono rimasti non si sa dove tra Amsterdam e Quito. Si dovranno arrangiare con quello che hanno nello zainetto. Quello che manca glielo presteranno gli altri.
Appena in tempo per partecipare alla caccia alla uova. Vogliamo vedere se il mimetismo funziona veramente. I bambini hanno ognuno due uova: uno lo colorano dei colori dell’ambiente circostante, l’altro di colori sgargianti, molto appariscenti. I bambini hanno a disposizione acquarelli, pennarelli neri, rossi e blu, pennelli… Mary, mentre gli altri finiscono di colorare le loro uova, comincia a mangiarsi i suoi… ma non si può mangiare l’oggetto dell’esperimento! E viene subito bloccata, lei è un po’ delusa, è ora di merenda e ha fame.
Poi i bambini si dividono in due squadre. La prima squadra prende tutte le uova, sia quelle mimetiche che quelle sgargianti, e le nasconde nel terreno, in un territorio delimitato. L’altra squadra non guarda, e poi cerca le uova. Alla fine si contano quante uova di ogni tipo sono state trovare. Il risultato, come previsto dal biologo, corrisponde alla aspettative: la prima squadra trova 5 uova non mimetiche e 1 uovo mimetico, e la seconda squadra trova 7 uova non mimetiche e 2 mimetiche. In totale 12 a 3: il mimetismo funziona… le uova mimetizzate sono sopravvissute ai predatori. L’esperimento è divertente. E anche Mary, sebbene affamata, si è divertita.
Più tardi, verso sera, si va in città a Puerto Ayora. Alcuni vanno a giocare al parco giochi sul lungo mare insieme ai bambini del posto. Giocano sulla giostra di corda. I bambini delle Galápagos sono quasi dei funambuli: girano velocissimi e saltano su al volo.
Simona Cerrato