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Stelle, pozioni, sorrisi e altre cose di scienza

Nella primavera del 2003, l'OCTS – Osservatorio su Bambini, Adolescenti e Scienza ha chiesto ai bambini di otto terze elementari di disegnare una persona che fa scienza.

I disegni dei bambini sono alla base di un test che permette d'indagare come questi vedono la scienza, le sue azioni, i suoi risultati, i suoi pericoli.

Gli scienziati disegnati sono uomini e donne, allegri e tristi, costruttivi e distruttivi, tecnologici e naturalisti...

Rappresentano una visione ricca, articolata e composita che i bambini hannno della scienza come attività umana e come interazione col mondo.



Nella prima riga, emerge un'immagine gioiosa, soddisfatta e sorridente della scienza che nella seconda sfocia in un rapporto sereno con gli animali, le piante e la natura.

Una delle attività principali dello scienziato è mischiare e mescolare liquidi per produre nuovi composti: le pozioni.

Questa visione apre la strada alla scienza che trasforma e si trasforma con esiti paradossali e potenzialmente aggressivi.

D'altra parte la scienza è quotidianamente problematica, come si vede dalla quinta riga, e pertanto la sua rappresentazione comprende la trascendenza, i simboli, il fascino e la luce.


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