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Franco Pacini
 
Fabrizio Bonoli
 
Piero Cammarano
 
Anna Wolter
 
Gian Paolo Tozzi
 
Attilio Ferrari
 
Luigi Colangeli
 
Vojko Bratina
 
Luigi Danese
 
Gianfranco De Zotti
 
Elena Fantino
 
Ettore Fiorini
 
Giuseppe Galletta
 
Loretta Gregorini
 
Gianluca Imbriani
 
Stefano Liberati
<p>È' ricercatore nel settore di Astrofisica alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Laureato all'Universitaà "La Sapienza" di Roma, ha poi conseguito il dottorato di ricerca alla SISSA sotto la supervisione di Dennis Sciama. Alla SISSA è tornato come ricercatore dopo un periodo di postdottorato negli Stati Uniti all'Università del Maryland. Stefano Liberati attualmente lavora nel campo della teoria della gravitazione e della sua interfaccia con la fisica quantistica, in particolare nella fenomenologia dei buchi neri e in cosmologia.<br /></p>
Paolo Ferretti
 
Laura Greggio
<p>Dalla laurea nel 1979, ha lavorato alla SISSA di Trieste e a Bologna. Oggi è astronoma all'Osservatorio Astronomico di Padova. Ha lavorato in diversi campi dall'evoluzione stellare alle galassie, ma il suo settore di specializzazione è la struttura e l'evoluzione delle stelle. Si occupa in particolare di popolazioni stellari e degli spettri di sistemi stellari.<br /></p>
Alessandro Bressan
 
Gianni Comoretto
 
Silvano Desidera
 
Ciro Marmolino
 
Mauro Messerotti
 
Leopoldo Milano
 
Giorgio Palumbo
 
Paola Rossi
 
Paolo Salucci
 
Giuseppe Severino
 
Luigi Smaldone
 
Olindo Zanotti
 
Luca Amendola
 
Carlo Baccigalupi
<p>Carlo Baccigalupi è ricercatore presso il Settore di Astrofisica alla SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste. Si occupa di cosmologia teorica, con particolare riguardo a tutto ciò che avviene nell'Universo dall'origine della radiazione di fondo fino al presente. Il suo interesse riguarda le implicazioni delle scoperte sulla radiazione di fondo a microonde e la fisica fondamentale, e molto del suo attuale lavoro è teso a ottenere qualche informazione sulla recente scoperta dell'accelerazione cosmica, detta anche <i>energia oscura</i>.</p>
Simone Marchi
<p>Simone Marchi ha studiato fisica e si è dottorato nel 2003 all'Università di Pisa. Attualmente è ricercatore al Dipartimento di Astronomia, dell'Università di Padova. Le sue ricerche si inquadrano nell'ambito del Sistema solare. In particolare si occupa di corpi minori (come asteroidi e comete) e satelliti naturali. Le ricerche che svolge vertono sia su aspetti osservativi, tramite l'utilizzo di telescopi, che su aspetti teorici.</p>
Simona Righini
<p>Simona Righini, laureata in Astronomia nel 2002, è dottoranda in Astronomia con una tesi tecnologico-scientifica sullo sviluppo della parabola da 32 metri della stazione radioastronomica di Medicina, presso la quale lavora. Si è anche occupata di osservazioni radar di asteroidi NEA (Near Earth Objects) e di ricerche nell'ambito della bioastronomia.</p>
Stefano Sandrelli
<p>Stefano Sandrelli lavora presso l’Osservatorio Astronomico di Brera, a Milano, ed è responsabile della sede milanese del POE (Public Outreach &amp; Education office), ufficio preposto alla comunicazione della scienza. Ha un dottorato di ricerca in Astronomia, e ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste. La sua principale attività riguarda proprio la comunicazione della scienza, con particolare attenzione per l'astronomia, lo spazio e la fisica in generale. Si interessa delle relazioni fra scienza e letteratura contemporanea e cerca di indagare l'immaginario scientifico dei giovani in età scolare.</p>
Giacomo Tommei
<p>Giacomo Tommei è nato nel 1978, si è laureato in Matematica all'Università di Pisa nel 2002 e ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca in Matematica nel 2006 nella stessa Università. Svolge attività di ricerca nel campo della meccanica celeste, sia teorica che computazionale: in particolare si occupa di dinamica degli asteroidi vicino alla Terra, di debris spaziale, cioè di detriti in orbita, e della missione BepiColombo. Tra i suoi hobby, oltre alla pallacanestro, c'è la scrittura di racconti e poesie.</p>
Walter Riva
<p>Walter Riva si occupa da dieci anni di divulgazione dell'astronomia e delle discipline ad essa connesse. Ha redatto un centinaio di articoli scientifici per quotidiani, per riviste specializzate e per diversi siti Internet che si occupano di comunicazione scientifica. Fra le sue esperienze decine di conferenze pubbliche e di osservazioni guidate del cielo a occhio nudo, al telescopio dell'Osservatorio Astronomico del Righi, di cui è direttore, e sotto la cupola del Planetario itinerante Starlab di Progetto Cassiopea nell'ambito della mostra scientifica itinerante <i>Frammenti di ImparaGiocando</i> organizzata dall'Istituto Nazionale per la Fisica della Materia (INFM). </p>
Massimo De Luca
 
Daniele Malesani
<p>Daniele Malesani lavora alla København Universitet, in Danimarca, dove si occupa di astronomia, e in particolare di quelle misteriose esplosioni chiamate <i>gamma-ray burst</i> (scoppi di raggi gamma, o GRB). Invisibili all'occhio umano, questi scoppi sono rivelati da satelliti al di fuori dell'atmosfera terrestre. Alcuni di questi GRB sono dovuti al collasso di stelle di grande massa, e sono associati a esplosioni di supernova. Un altro gruppo viene prodotto in seguito alla coalescenza di sistemi binari di stelle di neutroni. In entrambi i casi, si tratta di fenomeni in condizioni fisiche estreme, dove le energie in gioco sono immense. Malesani si occupa in particolare di osservazioni di questi fenomeni nelle bande ottiche e X. </p>
Luciano Rezzolla
Luciano Rezzolla e professore di Astrofisica Relativistica all'Albert Einstein Institute (AEI, Potsdam, Germania) dove dirige il gruppo dedicato alla modellizzazione, via simulazioni numeriche e studi perturbativi, di sorgenti di onde gravitazionali. In precendenza ha lavorato come professore associato alla SISSA di Trieste, dove ha anche operato come direttore del centro di calcolo.
Michelangelo Ambrosio
<p>Michelangelo Ambrosio si è laureato in fisica presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Dal 1986 si dedica a ricerche sui raggi cosmici e sui neutrini atmosferici partecipando all’esperimento MACRO realizzato presso i Laboratori sotterranei del Gran Sasso d’Italia (LNGS). Attualmente è dirigente di ricerca dell’INFN presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Napoli e collabora alla realizzazione di alcuni esperimenti di frontiera nel campo della fisica subnucleare. </p>
Leopoldo Benacchio
<p>Ordinario dell'Istituto Nazionale di Astrofisica all'Osservatorio di Padova, insegna Astronomia al Master in Comunicazione Scientifica dell'Università degli Studi di Padova e Didattica dell'Astronomia all'Università di Venezia. In campo scientifico Benacchio è il coordinatore italiano per l'Anno Internazionale dell'Astronomia 2009 (International Year of Astronomy 2009, IYA2009), la cui organizzazione è curata dall'International Astronomical Union (IAU). </p>
Piero Ranfagni
<p>Piero Ranfagni è stato per anni assistente notturno alle osservazioni all'Osservatorio astrofisico di Arcetri, vicino a Firenze. Si occupa di controllo di telescopi e di problemi legati al <i>seeing </i>nell'osservazione astronomica. Il suo primo lavoro sono state la didattica e la divulgazione, e non ha mai cessato di occuparsene assieme alla valorizzazione dei reperti culturali di tipo astronomico. Inoltre, è insegnante presso il Planetario di Firenze. </p>
Paolo Musso
<p>Paolo Musso si occupa di filosofia della scienza, con particolare riguardo al problema del realismo scientifico, di cui è sostenitore, contro le tendenze scettiche e relativiste oggi dominanti, e di filosofia della natura, ovvero dell'interpretazione filosofica delle scoperte della scienza naturale. I campi principali in cui ha lavorato sono le scienze del caos e della complessità, la cosmologia, la meccanica quantistica e la bioastronomia, ovvero la ricerca della vita nello spazio, compresa quella intelligente, perseguita dal programma SETI.</p>
Giancarlo Genta
<p>Professore di Costruzione di Macchine presso il Politecnico di Torino, Giancarlo Genta è membro corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino e dell'Accademia Internazionale di Astronautica. I suoi interessi vertono sulla progettazione statica e sulla dinamica delle macchine e dei sistemi spaziali. Si occupa anche di meccatronica e robotica. Fa anche parte del progetto SETI sull'esplorazione dello spazio e alla ricerca di intelligenze extraterrestri.</p>
Pierluigi Monaco
<p>Pierluigi Monaco insegna Introduzione all'Astrofisica al corso di laurea in Fisica, e Feedback in galaxy formation corso di dottorato in Astrofisica, entrambi al Dipartimento di Astronomia dell'Università di Trieste. Si occupa di studiare la formazione delle galassie, in particolare attraverso il modello cosmologico lambda-CDM, basato sull'idea di un Universo dominato da materia oscura e costante cosmologica. Questo modello fornisce le condizioni iniziali per la formazione delle strutture cosmiche: dal collasso gravitazionale delle piccole fluttuazioni, osservate nel fondo cosmico nelle microonde, nascono aloni di materia oscura nei quali il gas cosmico cade, innescando una complessa serie di eventi tra cui la formazione delle stelle, l'esplosione delle supernove, la formazione di grandi buchi neri e l'attività quasar. Dall'interazione tra questi processi nasce l'Universo osservabile. </p>
Ilenia Picardi
<p>Ilenia Picardi è dottore di ricerca in fisica. Attualmente lavora nella redazione di Ulisse e Scienza Esperienza e alla progettazione di musei scientifici interattivi per il Sissa Medialab. È autrice e conduttrice della tramissione radiofonica di scienza <a href="http://medialab.sissa.it/radioSE" target="_self"><i>Che fine ha fatto Sedna</i></a> (Radio Fragola -  Radio Popolare Network) di Trieste; con Pietro Greco è autrice del libro <i>Hiroshima, la fisica riconosce il peccato</i>, edito da l’Unità. <br /></p>

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