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Nuovo modello matematico permette di prevedere meglio la pioggia

Non dimentichiamoci delle turbolenze! Secondo gli scienziati sono proprio queste a determinare la formazione delle gocce di pioggia.

Le previsioni del tempo, e in particolare della pioggia, saranno più facili grazie a un nuovo modello pubblicato sui Proceedings of the Royal Society da studiosi dell'Università di Leeds e dell'University College di Londra (UCL). I modelli esistenti, infatti, non considerano le turbolenze dell'aria, mentre il nuovo metodo, secondo Sat Ghosh dell'Università di Leeds, "mostra come i piccoli turbini all'interno delle nuvole favoriscano le collisioni delle minuscole gocce (delle dimensioni di un millesimo di centimetro), e quindi la probabilità di pioggia".

Le sperimentazioni sono state condotte su vari tipi di nuvole e il risultato parla chiaro: le previsioni effettuate con il nuovo modello sono più accurate di quelle vecchie, che spesso sottostimano la probabilità di pioggia. Lord Julian Hunt dell'UCL, ha commentato: "questo nuovo modello spiega anche come la polvere presente nell'atmosfera può causare la formazione di piccole gocce ma non di quelle grandi. Questo fenomeno riduce la piovosità media, ma con punte di piogge particolamente intense e concentrate, come è successo a Bombay e in Romania". I futuri sviluppi di queste ricerche, per migliorare ulteriormente l'efficienza delle previsioni, si concentreranno sulle interazioni fra le minuscole gocce d'acqua e i cristalli di ghiaccio.

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