I partner

MarcoPolo è un progetto di

IRCCS Burlo GarofoloSissa MedialabTerra Madre

realizzato con la collaborazione di

      Area Science Park                       

Università di TriesteCbm

con l’organizzazione tecnica e il sostegno di

Meta Mondo

con la collaborazione tecnica di

Sponsor

con il patrocinio di

Regione Autonoma Friuli Venezia GiuliaProvincia di TriesteComune di Trieste


IRCSS Burlo Garofolo, Trieste

L’Ospedale Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste, fondato nel 1865, è stato riconosciuto alla fine degli anni Sessanta quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Negli anni ottanta, l’Istituto ha approfondito e promosso una cultura sanitaria del tutto innovativa in cui la deospedalizzazione e l’umanizzazione delle cure costituiscono il riferimento fondamentale. Sin dagli anni sessanta, l’Istituto ha sviluppato, forse tra i primi in Italia, una politica assistenziale per cui il “prendersi cura” supera la dimensione della cura stessa. Inoltre, negli anni ha contribuito alla diffusione della cultura “Mother Child Health”, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e fondata essenzialmente sulla promozione e il sostegno della famiglia. Il Burlo Garofolo, oltre a promuovere lo sviluppo e il coordinamento della rete nazionale degli IRCCS pediatrici, si propone come ospedale per la salute materno-infantile ed è polo di riferimento pediatrico nazionale. L’Istituto effettua ricerca scientifica biomedica nel campo materno infantile, attività di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie e delle condizioni morbose riguardanti l’età pediatrica.

Sissa Medialab, Trieste

Sissa Medialab è una società di proprietà della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Fa comunicazione della scienza con media diversi e verso pubblici diversi, avvalendosi di una rete di centinaia di scienziati, in Italia e all’estero. Si rivolge sia al grande pubblico – dai bambini piccoli agli adulti – sia alla comunità scientifica. Internazionalità, innovazione, qualità, attenzione al dialogo e alla libertà dell’informazione sono state e sono le caratteristiche che tengono unite un ricco caleidoscopio di attività, tutte dedicate a trasmettere una cultura scientifica nel segno del dialogo e del confronto: riviste specialistiche per scienziati, training in comunicazione della scienza, libri, web, magazine che presentano la ricerca contemporanea, mostre e musei, produzione di atti di congressi, ricerca nella didattica delle scienze, sperimentazione di nuovi ambienti informatici per la comunicazione e l’apprendimento, spedizioni scientifiche. Sissa Medialab fonda il suo lavoro anche su un’attività di ricerca in collaborazione con istituti, enti, musei a livello nazionale e internazionale, in particolare per comprendere quale sia l’immagine della scienza nei suoi pubblici e indagare il ruolo dei diversi media nella comunicazione della scienza.

Slow Food e Terra Madre

Terra Madre è un progetto concepito da Slow Food, frutto di un percorso di crescita che si può sintetizzare nella frase “mangiare è un atto agricolo e produrre è un atto gastronomico”. Da sempre Slow Food, presente in 152 Paesi del mondo, si è schierato per i piaceri della tavola e il buon cibo e ha difeso le culture locali di fronte alla crescente omogeneizzazione imposta dalle cosiddette “moderne” logiche di produzione, distribuzione ed economia di scala. Slow Food si è reso conto di quanto sia necessario proteggere e sostenere i piccoli produttori, cambiare il sistema che li danneggia, coinvolgendo gli attori che hanno potere decisionale: consumatori, istituti di formazione, chef e cuochi, enti di ricerca agricola, organizzazioni non governative. Terra Madre è nata proprio per dare voce e visibilità a contadini, pescatori e allevatori, per diffondere la consapevolezza di quanto sia prezioso il loro lavoro, per fornire ai produttori condizioni di lavoro migliori. La rete di Terra Madre è costituita da tutti coloro che vogliono agire per preservare, incoraggiare e promuovere metodi di produzione alimentare sostenibili, in armonia con la natura, il paesaggio, la tradizione. Al centro del loro impegno c’è un’attenzione particolare per i territori, per le varietà vegetali e le specie animali che hanno permesso nei secoli di preservare la fertilità delle terre. I primi nodi di questa rete sono state le comunità del cibo, cui si sono poi aggiunti i cuochi e i rappresentanti del mondo accademico. Le comunità del cibo sono gruppi di persone che producono, trasformano e distribuiscono cibo di qualità in maniera sostenibile e sono fortemente legate a un territorio dal punto di vista storico, sociale e culturale. Le comunità condividono i problemi generati da un’agricoltura intensiva lesiva delle risorse naturali e da un’industria alimentare di massa che mira all’omologazione dei gusti e mette in pericolo l’esistenza stessa delle piccole produzioni.