Un servizio sociale, la nuova google, uno dei tanti modi per perdere tempo nella rete: così spesso sentiamo parlare di Facebook, il social network più famoso del mondo. Fondato nel 2004 dal diciannovenne Mark Zuckertberg, studente di Harvard, proprio per mantenere i contatti tra studenti, dopo due anni Facebook diviene accessibile a tutti, gratuitamente. Oggi,il suo successo planetario è indiscutibile: solo qualche mese fa ha superato la popolarità di My Space, raggiungendo 132 milioni di utenti contro i 117 del suo principale concorrente. Come si spiega questo successo, perché milioni di persone al mondo spendono su Facebook tanto del loro tempo? Ed è vero, come alcuni sostengono, che non solo è a rischio la nostra privacy, ma c’è anche chi vuole fare profitti con le amicizie in rete? Sedna ne ha discusso con Diego Bianchi, tra i blogger più conosciuti in Italia, e Antonio Sofi, docente di sociologia dei nuovi media all’Università di Firenze.
Ognuno ha i suoi occhiali, ma nessuno sa mai bene di che colore siano le proprie lenti
Alfred de Musset