Franco Stravisi è professore di Oceanografia all'Università di Trieste. Si occupa della gestione delle stazioni meteorologiche e della stazione mareografica di Trieste, dell'aggiornamento dell'archivio storico dei dati climatici e della produzione di rapporti tecnici, scientifici e di dati (annuari e previsioni di marea).
Annalisa Bracco si è laureata in Fisica all'Università di Torino, successivamente ha conseguito il dottorato in Geofisica all'Università di Genova. Ha svolto attività di ricerca scientifica all'ICTP Abdus Salam di Trieste e al Physical Oceanography Department, Woods Hole Oceanographic Institution (USA), studiando in particolare le variabilità climatiche dell'oceano. Attualmente è professore assistente di oceanografia alla School of Earth and Atmospheric Sciences del Georgia Institute of Technology (USA).
Laureato in Fisica e diplomato alla Scuola di perfezionamento in Fisica dell’Università di Trieste, è primo ricercatore presso la Sezione di Oceanografia chimica e fisica “Francesco Vercelli” di Trieste deII’ISMAR-CNR (Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche). Nelle sue ricerche si interessa di fluidodinamica geofisica (che insegna anche all'Università di Trieste), ed in particolare degli aspetti matematici della teoria della circolazione a grande scala dell'oceano. L'oggetto delle sue indagini sono le equazioni quasi-geostrofiche che costituiscono un adattamento di quelle di Navier-Stokes per i fluidi in moto a grande scala (50-1000 km), soggetti alla rotazione terrestre ed alla stratificazione di densità e di corrente. È socio fondatore dell’Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia e presidente regionale del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale.
Ricercatore presso l'Istituto di Scienze Marine (ISMAR) del CNR di Venezia, si occupa di dinamica e cinematica delle onde del mare, dello studio delle misure a lungo termine dalla piattaforma oceanografica di ISMAR al largo di Venezia, dello sviluppo ed implementazione di modelli per la previsione del moto ondoso, dello studio della predicibilità delle tempeste e della preparazione e pubblicazione di un atlante del vento e delle onde nel Mediterraneo. Nei suoi studi ha saputo combinare approcci modellistici con un'intensa attività sperimentale.