Il principale filone di ricerca di Nicoletta Archidiacono, docente di Genetica all'Università di Bari, riguarda la plasticità del genoma dei primati. Il laboratorio dove lavora dispone di una notevole quantità di sonde molecolari. Attualmente sta lavorando su due fenomeni evolutivi particolari: il riposizionamento dei centromeri, e le duplicazioni segmentali. Entrambi sono stati oggetto di pubblicazioni con editoriali su riviste importanti e hanno permesso al gruppo di ricerca di essere un punto di riferimento nel campo dell'evoluzione del genoma umano.
Laureata in Scienze Biologiche, Silvia Caravita lavora come ricercatrice presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) di Roma, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Svolge ricerca con il gruppo di psicopedagogia su temi legati all'educazione scientifica, e in particolare si è occupata dello studio dei processi di apprendimento.
Recentemente ha svolto ricerche sull'uso di programmi appositamente realizzati per la collaborazione in rete (internet) in esperienze di educazione scientifica. È co-autrice di due libri: P. Poti, S. Caravita, M. Saporiti, V. Truppa, M. Caretti, Dall'osservazione ai modelli nello studio del mondo animale, ISTC-CNR, Roma, 2005; e S. Caravita, M.B. Ligorio (eds), L'apprendimento collaborativo - Dal gruppo alla rete, ed. Carlo Amore, Roma, 2003.
Ricercatrice all'Istituto di Genetica Vegetale del CNR di Bari si occupa di analisi biochimiche di tessuti vegetali. Le sue principali ricerche riguardano lo studio della variabilità genetica in collezioni di germoplasma di specie di interesse per l'agricoltua, la determinazione dei parametri riguardanti la qualità nutrizionale e commerciale, l'analisi degli acidi grassi presenti negli olii vegetali e lo studio dei fattori antinutrizionali presenti nella granella di leguminose.
Laureata in Biotecnologie Mediche presso l'Università di Torino, ha conseguito il dottorato di ricerca in Genetica umana. Attualmente sta frequentando il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste.
Edoardo Boncinelli è professore di Biologia e Genetica all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È stato Direttore della SISSA, la
Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, dopo essere stato
Capo del Laboratorio di Biologia Molecolare dello Sviluppo presso il
Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica dell'Istituto
Scientifico San Raffaele di Milano. Fisico di formazione, si è
dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare degli animali
superiori e dell'uomo prima a Napoli, presso l'Istituto Internazionale di
Genetica e Biofisica (IGB) del CNR, dove ha percorso le tappe fondamentali
della sua carriera scientifica, e poi a Milano. È membro dell'Academia Europaea
e dell'EMBO, l'Organizzazione Europea per la Biologia Molecolare, ed è stato
Presidente della Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare.
Nel 2005 ha ricevuto l'EMBO Award for
Communication in the Life Sciences. Oltre all'attività scientifica, Boncinelli si dedica anche alla comunicazione della scienza, con libri, articoli, conferenze che riscuotono grande successo.
Maria Arcà è laureata in Scienze biologiche ed è responsabile di un progetto di ricerca Educazione scientifica e ambientale, presso il CNR. Si è occupata di problemi cognitivi ed epistemologici, proponendo contenuti e metodologie adatti alla costruzione di conoscenza scientifica significativa fin dalla scuola dell'infanzia. Da parecchi anni si occupa di didattica delle scienze, attraverso interventi personali nelle scuole (in particolare elementari e medie) e pubblicazioni di testi sull'educazione scientifica. Collabora con dipartimenti universitari di scienze dell’educazione, circoli didattici ed enti locali.
Claudio Brancolini è direttore vicario del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Udine, dove è anche professore di biologia applicata e biologia cellulare. Si occupa di studi sui geni e sui meccanismi che controllano la morte delle cellule, ovvero quei processi fisiologici che controllano lo sviluppo embrionale e la corretta funzionalità dei nostri organi e tessuti. Alterazioni nei geni che controllano la morte cellulare sono responsabili di varie patologie tra le quali la più comune è il cancro.
Pietro D'Addabbo è ricercatore presso il Dipartimento di Genetica e Microbiologia dell'Università di Bari, dove si occupa principalmente di bioinformatica, ovvero come trasferire e utilizzare applicazioni informatiche in ambito biologico. In particolare, in ambito genetico la bioinformatica è utilizzata per la gestione e l'analisi di sequenze nucleiche e/o proteiche. Tali analisi, specialmente su scala genomica e proteomica, sarebbero difficilmente eseguibili con metodiche sperimentali, data la mole di dati complessi da gestire, analizzare ed ottenere.
Sara Sibilla si è laureata in Scienze Biologiche con indirizzo in Biologia Molecolare e Genetica all'Università degli Studi di Firenze. Attualmente svolge ricerca presso il Dipartimento di Fisiologia e Patologia di Trieste in qualità di studente del dottorato di Ricerca in Neuroscienze (B.R.A.I.N. Centre of Neuroscience di Trieste), con un progetto sullo sviluppo del midollo spinale in vitro. In particolare si occupa della caratterizzazione di segnali elettrici e non che sono alla base della maturazione dei circuiti spinali.