Luca Peliti è professore di Meccanica Statistica al Dipartimento di Scienze Fisiche dell''Università Federico II di Napoli. Nelle sue ricerche si occupa di capire, da un punto di vista teorico, il comportamento di sistemi piccoli ma complessi, come le biomolecole o le membrane, specialmente in condizioni di non equilibrio. Questo ha lo scopo di far luce in particolare sul comportamento della materia vivente.
Simone Marchi ha studiato fisica e si è dottorato nel 2003 all'Università di Pisa. Attualmente è ricercatore al Dipartimento di Astronomia, dell'Università di Padova. Le sue ricerche si inquadrano nell'ambito del Sistema solare. In particolare si occupa di corpi minori (come asteroidi e comete) e satelliti naturali. Le ricerche che svolge vertono sia su aspetti osservativi, tramite l'utilizzo di telescopi, che su aspetti teorici.
Andrea
Frova è nato a Venezia nel 1936 e attualmente risiede a Roma.
È ordinario di Fisica Generale e docente di Acustica
Musicale presso l'Università di Roma "La Sapienza".
In passato, è stato ricercatore dei Laboratori AT&T Bell
di Murray Hill e ha soggiornato in varie università straniere
(Illinois, Stoccarda, California, Politecnico di Losanna). La sua
produzione scientifica è nel campo della spettroscopia della
materia condensata. Ha scritto anche articoli e libri di divulgazione
scientifica, di cui il più noto è Perché
accade ciò che accade e il più recente Ragione
per cui (entrambi con RCS-BUR), il trattato Fisica nella
Musica (Zanichelli) e il saggio antologico Parola di Galileo
(RCS-BUR; in inglese Thus Spoke Galileo, Oxford U.
Press).
Giulio Calvelli è docente di Didattica della Fisica presso la Scuola Interateneo di Specializzazione per gli insegnanti del Veneto, e professore associato presso il Dipartimento di Fisica "Galileo Galilei" dell'Università di Padova. È specializzato nell'insegnamento della fisica, attraverso lo sviluppo di laboratori e metodi didattici per bambini di ogni età.
Silvio Bergia insegna Elementi di Relatività e Filosofia della Fisica nel corso di laurea in Fisica dell'Università di Bologna. La sua attività si svolge soprattutto al Dipartimento di Fisica della stessa Università. Come lui stesso racconta, "la ricerca è cosa da giovani. In vita mia mi sono occupato di fisica delle particelle elementari, di fondamenti della meccanica quantistica e di storia della fisica. Attualmente, anche e soprattuto in relazione con la mia attività didattica, mi interesso di relatività generale e cosmologia, ma più che altro seguendo l’attività di ricerca di laureandi e dottorandi". È autore dei libri Dal cosmo immutabile all'Universo in evoluzione (Bollati Boringhieri, 1995) e Dialogo sul Sistema dell'Universo (McGraw Hill, 2002).
Laureato in Fisica, è stato professore associato di Storia della Fisica all'Università di Napoli. Attualmente è professore a contratto di Strategie della difesa popolare nonviolenta nel Corso di Scienze per la Pace dell'Università di Pisa e di Storia e tecniche della nonviolenza nel corso di Operazioni di pace dell'Università di Firenze. Si è occupato di cibernetica, storia e fondamenti delle scienze esatte, scienza e guerra, educazione alla pace, lotte sociali, nonviolenza, difesa popolare nonviolenta, bioetica. Ha pubblicato oltre 500 articoli e una quindicina di libri.
Davide Mancusi è nato nel 1980 a Napoli e si è laureato in Fisica presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II" nell'estate del 2003 con una tesi di fisica-matematica sulla transizione tra il formalismo della meccanica classica e quella della meccanica quantistica. Attualmente studia come dottorando nel gruppo di Ingegneria Nucleare della Chalmers University of Technology, a Göteborg, in Svezia; si occupa di fisica nucleare e, più precisamente, dello sviluppo e della validazione di modelli e programmi utilizzabili per studiare la radioprotezione nello spazio o l'adroterapia. Fa parte della squadra di sviluppo di PHITS (Particle and Heavy-Ion Transport System), un codice Monte Carlo in grado di simulare il trasporto della radiazione all'interno della materia; è anche uno dei due autori di GNAC (Generator of Numerical Approximations for charge-changing Cross sections), un modello semiempirico per il calcolo di sezioni d'urto di cambiamento di carica.