Attilio Forino è nato a Pola ed è professore ordinario di Fisica Generale della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dove attualmente insegna Fisica Generale 1° per il Corso di Laurea in Fisica. I suoi interessi scientifici sono nel campo della fisica sperimentale subnucleare. Si è occupato prevalentemente dell'analisi di risonanze mesoniche e dello studio dei meccanismi di produzione e delle proprietà intrinsiche di particelle dotate dei numeri quantici charm e beauty. Ad oggi è autore di circa un centinaio fra pubblicazioni su riviste internazionali e contributi a congressi nazionali ed internazionali. Dal 1982 al 1988 ha ricoperto la carica di Direttore della Sezione di Bologna dell'Istituto Nazionale di Fisica Nuclare, dal 1994 al 2000 la carica di Direttore del Dipartimento di Fisica. È stato Coordinatore del Corso di Laurea in Fisica, Direttore del Corso di Perfezionamento in Fisica, Coordinatore per un triennio del Dottorato di Ricerca in Fisica. È socio della Società Italiana di Fisica (SIF) e dell'Associazione per l'Insegnamento della Fisica (AIF).
Luca Scotto Lavinia è ricercatore al Laboratorio di Fisica del Neutrino di Napoli. È coinvolto negli esperimenti Chorus e Opera, che studiano il fenomeno di oscillazione del cosiddetto sapore dei neutrini. Lavora anche su alcune analisi di simulazione per lo sviluppo di esperimenti sui neutrini di futura generazione.
Lorenzo Marrucci si occupa di ottica non lineare applicata allo studio della materia condensata, presso il Dipartimento di Scienze Fisiche dell'Università di Napoli "Federico II", dove insegna Istituzioni di Fisica della Materia ed Elettromagnetismo dei Mezzi Materiali. Come lui stesso spiega, l'ottica non lineare è una disciplina che studia i fenomeni in cui la luce è così intensa da modificare le proprietà della materia che attraversa. Per ottenere luce così intensa, di solito è necessario un laser. In passato si è occupato soprattutto dello studio dell'ottica non lineare in cristalli liquidi. Negli ultimi anni, sta sperimentando l'utilizzo dell'ottica non lineare per lo studio di due fenomeni molto diversi: l'attrito e la superconduttività ad alta temperatura.
Alessandro Pascolini insegna metodi matematici della fisica, scienza per la pace e comunicazione scientifica all’Università di Padova. È anche docente al Master europeo di Venezia in Diritti Umani e Democratizzazione. I suoi interessi di ricerca riguardano la fisica nucleare teorica, la fisica matematica, tecnologie militari e la storia della scienza. Si dedica ad attività di promozione della cultura scientifica in Europa, in particolare realizzando mostre e producendo audiovisivi. Partecipa alle Pugwash Conferences on Science and World Affairs. La Società Europea di Fisica gli ha conferito il premio 2004 per la divulgazione scientifica.
Francesco Vissani ha ottenuto il dottorato in Fisica presso la SISSA di Trieste nel 1994 ed è stato postdoc all'ICTP di Trieste e al DESY di Amburgo. È ricercatore INFN presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Dal 2006 è il coordinatore del gruppo teorico, che comprende una decina di scienziati di cui due assunti ai Laboratori e due all'Universita' dell'Aquila. I suoi interessi scientifici riguardano la fisica astroparticellare, i vari fenomeni legati alle masse dei neutrini e le estensioni del modello standard delle particelle elementari.
Egidio Longo è professore di fisica nucleare e subnucleare dell'Università di Roma La Sapienza, dove si occupa anche di orientamento agli studi e dirige il Laboratorio Esperienze Didattiche. Svolge ricerche sulle particelle elementari e sulle interazioni fondamentali sia al CERN di Ginevra che ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'INFN.
Enzo De Sanctis è dirigente di ricerca presso i laboratori nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). È membro del Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Fisica (SIF) e consulente della rivista "European Physical Journal A: Hadrons and Nuclei". I suoi interessi di ricerca riguardano la fisica nucleare e la fisica adronica. Attualmente lavora nei Laboratori DESY di Amburgo e CEBAF del TJNAF negli Stati Uniti. Si dedica anche ad attività didattiche e di promozione della cultura scientifica: è presidente del consiglio del Master in Tecniche Nucleari per Industria, Ambiente e Beni Culturali delle Università Tor Vergata e La Sapienza di Roma, e presidente del comitato scientifico della mostra Giuseppe Occhialini, uno scienziato alla scoperta dell'Universo invisibile", esposta al Museo del Balì di Saltara (Pesaro Urbino).
Docente presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste. Franco Bradamante da quasi quaranta anni lavora nell'ambito della fisica sperimentale delle particelle elementari, con particolare riguardo alla fisica adronica, cioè allo studio delle proprietà delle particelle che interagiscono fortemente tra di loro (i cosidetti adroni, quali il protone e il pione).