Perfettamente riuscito il lancio del satellite della Nasa: e ora grandi attese per l'astronomia di raggi gamma
Glast è in orbita nello spazio: l’11 giugno alle 18.06, ore italiana, da Cape Canaveral in Florida è stato lanciato il nuovo telescopio di raggi di luce di alta energia della Nasa. Seguito con tensione ed entusiasmo da istituti scientifici di tutto il mondo, il lancio del satellite è riuscito perfettamente e, soprattutto, ha avuto esito positivo la parte più delicata dell’operazione: l’apertura delle ali su cui sono disposti i pannelli solari necessari al rifornimento di energia necessaria al Satellite.
Ora Glast (Gamma-ray Large Area Space Telescope) si trova a circa 550 km di distanza dalla Terra, e ogni novantacinque minuti compie un giro completo intorno alla Terra. Probabilmente ci vorranno circa una decina di giorni, quando saranno completate tutte le operazioni di controllo di funzionamento e di collegamento con gli istituti di ricerca che da terra ne seguono il funzionamento, perché gli strumenti in orbita possano iniziare a raccogliere i dati in viaggio nello spazio. L’obiettivo della missione, infatti, è osservare il cielo alle frequenze gamma, quindi studiare una radiazione che trasporta energia circa un miliardo di volte maggiore di quella trasportata dalla luce a cui sono sensibili i nostri occhi.
In particolare Glast vedrà parti dello spettro elettromagnetico comprese tra i 10 e i 100 Gev, zone mai esplorate con questa precisione che potrebbero fornire importanti informazioni sulla materia oscura dell’Universo e su eventi catastrofici ed esplosivi del nostro cosmo, come esplosioni di stelle super massicce, o collassi di stelle di neutroni.
Costato complessivamente 690 milioni di dollari, Glast è un progetto della Nasa e del Dipartimento per l'Energia degli Usa, al quale l'Italia ha parteciapato con la collaborazione dell'Agenzia spaziale Italiana (Asi), l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) con le sezioni di Bari, Padova, Perugia, Pisa, Roma, Trieste e Udine.
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