Azerbaijan

Superficie: 86.600 kmq
Popolazione: 8 .532.700 abitanti (stima 2007)
Capitale: Baku
Città principali: Ganja, Sumqayit
Gruppi etnici: azeri (90,6%), lesghi (2,2%), russi (1,8%), armeni (1,5%), altri (3,9%)
Lingua: azero (ufficiale), russo, minoranze armene
Religione: musulmani (sciiti 65,3%, sunniti 28,1%), altri (6,6%)
Ordinamento dello stato: Repubblica presidenziale
PIL pro capite: 3.663 $ USA (2007)
Settori/prodotti principali: petrolio, gas naturale, prodotti e attrezzature per campi petroliferi, acciaio, minerali di ferro, cemento, prodotti chimici e petrolchimici, tessili, cotone, grano, riso, uva, frutta, ortaggi, tè, tabacco, capre, maiali, pecore, bovini
Accesso all’acqua potabile: 78% (2006)
Utenti internet: 122,3 ogni 1000 abitanti (2007)
Emissione di CO2: 3,7 t per abitante (2005)
Indice di sviluppo umano: 0,787 su una scala da 0,300 a 1,000 (2007)

L’Azerbaigian è un piccolo paese situato sulla riva occidentale del Mar Caspio, lambito a nord dal Grande Caucaso e a ovest dal Piccolo Caucaso; confina a nord con la Russia e la Georgia, a ovest con l’Armenia, a sud con l’Iran e, per un breve tratto, anche con la Turchia.
La Repubblica Autonoma di Naxçivan (5500 kmq), un’exclave dell’Aerbaigian è situata ad ovest, tra Armenia e Iran; nell’estremità sud-occidentale si trova la Provincia Autonoma del Nagorno-Karabakh che, insieme ad altre sette province di quest’area, si è proclamata indipendente nel 1994 e, tuttora, è sotto il controllo armeno.
La parte più densamente popolata si trova nella regione di Sheki Zakataly, un’area particolarmente ricca dal punto di vista idrografico appena a sud delle montagne.
Un secolare disboscamento, dovuto al costante sfruttamento del terreno, sta mettendo seriamente a rischio la biodiversità e il paesaggio locali.

Un po’ di storia
L’Azerbaigian è abitato da almeno 3000 anni: a Baku sono stati scoperti degli insediamenti databili all’età del bronzo.
Nel IX secolo a.C. gli sciiti si stabilirono in quest’area, seguiti dai medi, dai persiani achemenidi e dai greci.
Nel I secolo d.C. venne conquistata dai romani per poi passare sotto il dominio persiano (III secolo) e arabo (VII secolo).
A partire dal XV secolo, il Paese fu conteso tra persiani, turchi e russi fino al 1813 quando venne diviso tra Russia e Persia lungo il fiume Aras.
Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e il conseguente collasso dell’Impero Russo, l’Azerbaigian insieme ad Armenia e Georgia divenne parte della Repubblica Federativa Democratica di Transcaucasia fino al 1918 quando dichiarò la propria indipendenza e fu creata la Repubblica Democratica dell’Azerbaigian (RDA), la prima Repubblica parlamentare musulmana nel mondo.
Il periodo d’indipendenza terminò purtroppo molto presto con la riconquista del Paese ad opera dell’Armata rossa nel 1920 e la sua proclamazione a repubblica sovietica.
Nel 1924, l’URSS creò la provincia autonoma di Nagorno-Karabakh, un’enclave armena (e quindi cristiana) all’interno della Repubblica dell’Azerbaigian, sottomessa al controllo degli azeri.
L’Azerbaigian, insieme ad Armenia e Georgia, andò a formare la RSSF Transcaucasica, uno stato federato all’URSS; nel 1936 tornò ad essere indipendente ma sempre sotto la sfera d’influenza sovietica fino al 1991.
Nel 1988 scoppiò il conflitto tra gli armeni del Nagorno-Karabakh e il governo dell’Azerbaigian: gli attacchi armeni ai cittadini azeri nella regione provocarono una serie d’interventi da parte dell’esercito nazionale che, però, subì diverse sconfitte.
Nel 1993 a seguito delle dimissioni del Presidente Abulfaz Elcibay, Heydar Äliyev, ex primo segretario del Partito Comunista Azero, divenne il nuovo presidente.
Nel 1994 il conflitto si chiuse con l’indipendenza della regione e la conseguente perdita da parte dell’Azerbaigian di un sesto del proprio territorio.
Dopo aver trionfato nel 1995, Heydar Äliyev venne rieletto nell’ottobre 1998 ma il suo governo perse popolarità soprattutto a causa di brogli elettorali, corruzione diffusa e regime troppo autoritario.
Nel 2003 il figlio Ilham successe al padre, inaugurando una vera e propria dinastia.

Arte, cultura ed enogastronomia
L’architettura azerbaigiana ha attraversato diverse fasi nel corso dei secoli, ma le opere più importanti e durature risalgono al periodo medievale; ricordiamo in particolare la Torre della Fanciulla e il Palazzo degli Scià Shirvan a Baku. Le espressioni architettoniche più recenti sono, invece, costituite dalle stazioni della metropolitana riccamente decorate.

I poeti-cantanti (ashung) conservano la tradizione musicale del paese cantando le gesta di antichi eroi, accompagnati dal kobuz, uno strumento a corda; a questo si unisce anche un’altra forma di musica popolare, il mugam, l’improvvisazione di un piccolo ensemble composto da voce, strumenti a fiato e a corda.

L’Azerbaigian è famoso per i tessuti ricamati con fili colorati, spesso d’oro o d’argento, e perline che vanno a creare disegni geometrici su un tessuto di lana fine, il tirme; i soggetti più rappresentati sono uccelli dalle piume colorate e altri animali tipici del paese. La produzione tessile locale è famosa anche per i tappeti, i veli, gli scialli e gli asciugamani.

La cucina nazionale fa abbondante uso di carne (specialmente agnello, manzo, montone e pollame), riso, pesce (in particolare lo storione), peperoncino, zafferano, coriandolo, finocchio, menta e prezzemolo.
Tutti i piatti vengono serviti con tè nero in bicchieri molto piccoli.

La bandiera
La bandiera è divisa in tre bande orizzontali di uguale larghezza: quella superiore è blu a ricordo dell’eredità turca, quella centrale è rossa e indica la modernizzazione e il progresso, quella inferiore è verde, il colore di Islam.
Anche la mezzaluna bianca è un simbolo dell’Islam, mentre la stella a otto punte si riferisce alle otto differenti etnie turche.

Riferimenti Bibliografici
– Istituto Geografico De Agostini, 2008, Calendario Atlante De Agostini 2009, Novara
Lonely Planet
Embassy of the Republic of Azerbaijan in Italy
The World Factbook – CIA
Human Development Report 2009